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il primo blog sulla
saga Outlander
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LA STRANIERA di Diana Gabaldon
Titolo originale: Outlander
© Corbaccio, 2003
Genere: travel time
Perchè leggere la serie...
a cura di Llucya73
Quando mi è stato chiesto se mi sarebbe piaciuto recensire la saga Outlander,
della Gabaldon, mi sono detta:
1) c'è troppo da dire… ergo
2) non troverò nulla da dire…
Poi ho pensato che - essendo una che dice la sua praticamente su qualsiasi
argomento - e fregandomene altamente di non essere la prima né la migliore
a parlarne, sarei stata una sconsiderata a buttare via questa occasione
per dire la mia.
Non aspettatevi molte indiscrezioni sulla trama, quella è magistralmente
spiegata nella quarta di copertina.
La Straniera.
Immaginatevi di saper nuotare (ovviamente) e di essere su un trampolino
alto dieci metri. L'acqua azzurra e cristallina è sotto di voi. Lontana
ma per uan volta raggiungibile. Se vi tuffate, nonostante la paura di
affrontare un'esperienza non facile, proverete un'emozione quantomeno
estrema.
Outlander è questo: un tuffo in un mondo a parte.
Che poi vi piaccia o meno (sebbene io trovi singolare che non vi possa
piacere quello che è IL sogno segreto di qualsiasi anima romantica/sognatrice:
un viaggio nel tempo) avrete abbandonato - per il tempo della lettura
- la vostra poltrona e vi sarete gettate alle spalle le banalità della
vita quotidiana.
La trama di quest'opera ponderosa è di una semplicità sconcertante, ma
efficace: nel 1945 un'infermiera bella e intelligente, Claire, durante
la sua seconda luna di miele in Scozia con il marito Frank, precipita
nel remoto medioevo dei Clan scozzesi e dei grandiosi Highlander.
Qui, la nostra eroina conoscerà una sequela impressionante di personaggi
- con uno spessore caratteriale individuale - e vivrà in prima persona
la storia.
A partire da Claire (dimenticatevi le classiche protagoniste "rosa" svagate,
ingenue ed irritanti: Claire ha un'intelligenza pungente e sa perfettamente
quello che vuole!) conoscerete il Clan Mckenzie, i Fraser, sentirete parlare
dettagliatamente di Bonnie Prince Charles e di Cullodeen, della fierezza
di un popolo e della quotidianità della vita nei castelli.
Apprenderete quali problemi, eminentemente pratici, deve affrontare una
persona del XXI secolo quando deve vivere, beata lei, senza le modernità
del presente.
Poi, vabbè, c'è l'amore.
Perché se da una parte conoscerete Claire, donna forte, autonoma, intelligente,
che non dice balle a se stessa… dall'altra ci sarà Jamie, una figura maschile
così imperfettamente e incredibilmente bella che non poteva essere creata
che da una donna.
Jamie è un eroe: è bello, attraente, intelligente, cocciuto, buono, accentratore,
irascibile, indisponente, individualista, rigido, comprensivo, affettuoso,
sensuale, carismatico e decisionista.
È un capo naturale, con tutte le complicazioni in termini di parità che
questo deriva a un rapporto di coppia.
Ma l'amore non riesce ad oscurare le singole storie, la storia, i colpi
di scena, le rivelazioni, l'avventura e la battaglia.
C'è sesso, crudeltà, altruismo e generosità.
Non mancano parti della narrazione violente e cruente, che vorrete magari
saltare per l'impressione che fanno, e parti che vi esalteranno e vi faranno
rizzare i capelli sulla nuca per il colpo di scena, il mistero.
Sentirete che è un libro suscettibile di essere amato o odiato, ma che
non dormirà sul comodino, quieto di fianco a voi.
Se la magia vi prenderà, La Straniera vi chiederà a gran voce -
con la sua voce - di essere letto e, al termine, sarà come aver imparato
una nuova lingua ed essere stati ammessi a pieni voti in un clan esclusivo,
all'interno del quale poter parlare di tartan, sporran, uisge beatha,
lochs, highlands, kilts, cornamuse e plaids sapendo di essere capiti.
Davvero, c'è troppo da dire e si rischia di non sapere cosa dire, su questa
saga.
Il primo volume - The Outlander, appunto - è autoconclusivo, in qualsiasi
modo lo si voglia interpretare.
Questo è un regalo che la Gabaldon ci ha fatto, così possiamo cedere alla
curiosità di leggerlo per vedere se ci prende la magia, senza dover
necessariamente preventivare la lettura di quelle che si prospettano essere
circa 8.000-10.000 pagine di saga per avere un'idea di un finale (la saga
non è ancora finita e io che vi scrivo spasimo per il prossimo libro!!!!).
Se banchi di nebbia, cieli plumbei, castelli di roccia, lochs pittoreschi
e distese di erica fanno per voi, se fin da piccole amate le leggende,
se Ginevra e Morgana vi interessano quanto Mago Merlino e Re Artù… se
un pizzico di sovrannaturale vi emoziona… ….siete ancora qui a leggere?
…dovreste già essere corse in libreria!
Recensione a cura di Silvia
Mentre in America il genere Travel Time spopola, qui in Italia viene a
malapena preso in considerazione. Nel 1996 ci provò la Sonzogno con Ovunque
nel Tempo un'edizione non integrale di Outlander, e nonostante fosse
solo il primo di una lunga saga annunciata non pubblicò altro. Ma non
è una novità che nel nostro Paese intere serie non vengano proposte nel
loro ordine cronologico o interrotte inaspettatamente, quindi niente di
cui stupirci e soprattutto poco male, visto che di libri stagliuzzati
qua e là non sappiamo proprio cosa farcene, giusto? Dico così perchè,
fortunatamente, dopo sette anni, ci ha pensato la Corbaccio ad acquistare
nuovamente i diritti d'autore e a riproporci questo incantevole romanzo
nella sua interezza. Oggi posso affermare con assoluta certezza che l'attesa,
per avere tra le mani *La Straniera* e le sue 800 e passa pagine di avventura,
amore, magia, storia e intrighi, è valsa assolutamente la pena, perchè,
se non l'avete capito, questo romanzo è uno dei migliori del suo genere,
il primo di una serie che non mancherà di stupirvi e che riserverà colpi
di scena ed emozioni indimenticabili.
Siamo nel 1945, Claire è una giovane infermiera che si ricongiunge al
marito dopo la separazione forzata dovuta alla Guerra e insieme decidono
di trascorrere una seconda luna di miele nelle Highlands scozzesi. Durante
una passeggiata la donna si avvicina a uno dei famosi cerchi di pietra
e come per magia viene catapultata nella Scozia del 1743. Qui Claire si
ritrova nel bel mezzo di una terra dilaniata dalla guerra e dai conflitti
tra i clan, affascinata, ma anche spaventata dagli usi e costumi dell'epoca
(bastava molto poco per essere additata come strega...) e desiderosa solo
di ritornare a casa, almeno fino all'incontro con Jamie, una sorta di
gigante buono, quell'uomo che si incontra solo una volta nella vita (e
non sai neanche in quale!) e che incrinerà ogni sua certezza, ponendola
davanti alla scelta più difficile che avrebbe mai immaginato di dover
prendere. Tornare nel 1945, o restare con lui nel XVIII secolo.
Claire si rivelerà una protagonista ironica e coraggiosa oltre ogni immaginazione,
un personaggio moderno in un contesto storico che non mancherà di affascinarvi
per il grande affresco dell'epoca capace di offrire, ma, lasciatemelo
dire, la vostra attenzione sarà completamente concentrata su Jamie. E'
lui il vero eroe del romanzo; il ragazzo forte (ma non sempre quanto basta...),
a tratti ingenuo (è più giovane di lei), disposto a ogni genere di punzione
e sacrificio per la donna che ama. Non vi capiterà più di incontrare un
protagonista malmenato infinite volte e infinite volte rimesso in sesto.
Non vi capiterà più di leggere una storia d'amore che supera i confini
del tempo e viaggia attraverso di esso.
La delicatezza di certe scene e la crudeltà con cui sono descritte altre,
vi faranno rimbalzare lo stomaco e una volta giunti all'ultima pagina,
sappiate una cosa: è solo l'inizio. Nonostante il romanzo potrebbe essere
letto e considerato autoconclusivo (anche se diversi punti vengono appositamente
lasciati in sospeso) Jamie e Claire faranno parte di voi e immancabilmente
comprerete anche i seguiti, per poter accompagnare i due protagonisti
nel loro lungo e magico viaggio.
Serie "Outlander"
1· Outlander - La Straniera
2· Dragonfly in Amber - L'Amuleto d'Ambra
+ Il Ritorno
3· Voyager - Il Cerchio di Pietre + La Collina delle Fate
4· Drums of Autums - Tamburi d'Autunno + Passione Oltre il Tempo
5· The Fiery Cross -- La Croce di Fuoco + Vessilli di Guerra
Pagella
Trama 9
Personaggi 8.5 (Jamie 10!)
Sensualità 9
Scrittura 9
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Voto Generale 9,5
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La Critica
"Un romanzo pieno di forti passioni e di ardimento. Determinata e
sensuale, Claire è un'eroina dei nostri tempi calata in un passato più
semplice e primitivo. Grande divertimento, avventure meravigliose e sorprendenti,
amore, sesso, il perfetto romanzo di intrattenimento."
-San Francisco Chronicle-
"Avvincente e Sorprendente."
-Publishers Weekly-
Estratto
Jamie sta spiegando a Claire il motivo
per cui l'ha sposata
(© La Straniera ed. Corbaccio pag.586)
(...) "Una volta chiesi a mio padre come avrei fatto capire quale sarebbe
stata la donna giusta e lui mi rispose che arrivato il momento non avrei
avuto dubbi. E infatti non ne ho avuti. Quando mi svegliai al buio sotto
quell'albero, sulla strada per Leoch, con te seduta sul mio petto, che
mi insultavi perchè ero quasi morto dissanguato, dissi a me stesso: "Jamie
Fraser, malgrado la faccia che ha in questo momento, e malgrado pesi quanto
un buon cavallo da soma, questa è la donna giusta"
Feci per avvicinarmi, ma lui indietreggiò parlando rapidamente. "Mi dissi,
"Ti ha medicato due volte in due ore, caro il mio ragazzo; essendo
la vita tra i MacKenzie quella che è, forse sarà il caso di sposare una
donna che sa curare una ferita e aggiustare le ossa rotte". E poi
aggiunsi tra me: "Caro il mio Jamie se il suo tocco è così piacevole
sulla clavicola, pensa un po' come deve essere un po' più giù..."
Scansò una sedia girandole attorno "Ovviamente pensai che forse era solo
l'effetto di aver trascorso quattro mesi in un monastero senza il piacere
di alcuna compagnia femminile ma poi quella cavalcata al buio insieme
a te" - si fermò un attimo per emettere un sospiro teatrale, evitando
abilmente la mia mano che tentava di afferrargli la manica - "con quel
tuo adorabile culone ben piazzato tra le mie cosce" abbassò la testa per
eviatare il pugno mirato al suo orecchio sinistro e si scansò di lato,
mettendo tra noi l'ostacolo di un tavolino - "e quella testa dura come
un sasso che mi sbatteva sul petto" - un piccolo soprammobile metallico
gli rimbalzò sulla testa e andò a finire fragorosamente a terra - "Io
dissi a me stesso..."
A questo punto rideva così forte che doveva fermarsi per riprendere fiato
tra una frase e l'altra. "Jamie... mi dissi... nonostante lei sia una
sporca Sassenach... con la lingua simile a vipera... un culo come quello...
che cosa importa che abbia la f-faccia da p-pe-pecora?"
Gli feci lo sgambetto e gli atterrai con le ginocchia sullo stomaco, dopo
averlo fatto crollare a terra con uno schianto che scosse la casa fin
nelle fondamenta. "Vuoi dire che mi hai sposato per amore?" gli domandai.
Lui inarcò le sopracciglia, respirando a fatica.
"Non ho forse... appena detto... questo?" (...)
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