A cura di Silvia (04/2017)
Voto: +
Razionalmente
Guillaume Musso è un autore stilisticamente molto lontano dalle mie
corde, eppure alle sue
storie non so resistere. Grazie a lui riesco a perdermi in
complicati intrecci mistici dai tocchi quasi esoterici e
sfogliata l'ultima pagina gli perdono una penna che sembra non voler
maturare mai.
Di sicuro è l'autore
francese più hollywoodiano che
conosca e mi meraviglio che l'America non abbia ancora
attinto a piene
mani dai suoi scritti. Sono usciti solo un paio di film, Afterworld, tratto
dal bestsellers L'Uomo
Che Credeva di Non Avere Più Tempo, l'unico ad aver
coinvolto Francia, Germania e Canada nella produzione, e La Traversée (Quando Si Ama Non Scende Mai la
Notte)
100% "made in France". Sembra comunque che il cinema stia lavorando
alle varie trasposizioni, quindi non ci resta che attendere.
Detto questo parliamo de La
Donna Che Non Poteva Essere Qui, un romanzo che sembra
voler raccontare una storia d'amore, ma che in realtà ha altro da dire.
E per fortuna...
Alex e Juliette si innamorano in quarantotto ore ()
e dopo un week end di passione e bugie si dicono addio, in quanto
razionalmente il loro sentimento non ha nessuna base concreta. Lei
d'altronde si è
spacciata per un avvocato di successo, quando invece è un'aspirante e
fallita
attrice la cui carriera non è mai decollata se non dietro al bancone di
una caffetteria. Lui invece ha preferito farle credere di essere
sposato per stroncare sul nascere qualsiasi sorta di coinvolgimento, ma
la moglie non è fuori città, bensì sotto terra da oltre un anno. Il
momento della separazione è anche quello dei ripensamenti, ma quando
l'aereo su cui dovrebbe essere Juliette esplode, per Alex è l'inizio di
un nuovo incubo che lo porterà a mettere in discussione ogni cosa,
anche la sua indole pratica e razionale che ha sempre contraddistinto
ogni sua scelta.
È dopo questo inizio un po' inverosimile (scusate, ma i colpi di fulmine o sono credibili, o io non ci casco, sono pur sempre una romance addicted!) che ritrovo il "mio" Musso. Quello capace di rendere possibile l'incredibile e di annullare come se niente fosse lo spazio invisibile che divide la logica dalla follia, la vita terrena dall'aldilà. E tra emissari di Morte pronti a riscuotere il conto, fantasmi che lasciano criptici messaggi, segreti seppelliti dalla coscienza e amori destinati a non finire, La Donna Che Non Poteva Essere Qui si snoda in un crescendo di tensione che culmina in un finale un po' troppo melò ma a suo modo appagante.
Scritto nel 2005, quando Musso era ancora agli esordi, non è
di certo il suo titolo più riuscito, ma c'è tutta l'anima e la
personalità dell'autore, e nonostante lo stile sia ancora acerbo e i
protagonisti non coinvolgano quanto la trama (cambierà mai questa cosa?),
la costruzione è così avvincente, visionaria e illogica, che non lo si
posa finché non si è
sfogliata l'ultima pagina.
Una buona lettura da relax.