A cura di Silvia (06/2014)
Voto:
Iniziare Due Varianti di Me senza sapere nulla della trama è stata la mia fortuna, perché questo romanzo per quanto non mi abbia ricordato nulla di già letto (a parte forse Zenzero e Cannella) ha sicuramente il sapore del già visto. Ripercorre i passi dei film alla Sliding Doors e di tutte quelle storie che giocano con il destino e le seconde possibilità. Abbraccia anche la teoria dei mondi paralleli, di come ogni singolo gesto dia origine a nuove vite, a infinite vite, e di come queste possano entrare in collisione tra loro.
Rachel, la protagonista,
in seguito a un incidente che la coinvolgerà insieme a un
gruppo
di amici, si ritroverà cinque anni dopo a un bivio: e se le cose
fossero andate diversamente durante quella fatidica sera, cosa sarebbe
successo? Le risposte non tarderanno ad arrivare.
La "vecchia" Rachel era sola, afflitta da terribili emicranie, aveva un
padre gravemente malato, e il suo migliore amico era morto.
Nella
"nuova" vita il genitore scoppia di salute, Jimmy è vivo e vegeto e
lei,
oltre a essersi professionalmente realizzata, è fidanzata con Matt, il
ragazzo con cui stava ai tempi della scuola.
Rachel
però ricorda
chi era "prima", ricorda il suo disastroso mondo in cui niente filava
per il verso giusto, in cui tutto era crudele, ingiusto, complicato, e
nonostante possa sembrare assurdo cerca di riappropriarsi
di quella realtà, perché è l'unica a cui sente di appartenere.
Ma
tornare indietro
forse non è possibile... e poi perché rivivere un incubo quando quella
potrebbe rivelarsi l'unica occasione per essere felice?
In
un intreccio surreale che muove i fili del fato
sull'imprevedibile
telaio
che è la vita, Dani Atkins dipinge una storia commovente, dolce e
romantica, dal finale incredibilmente struggente ma allo stesso tempo
lieto, felice, quel tipo di finale in grado di far riflettere e di non
abbandonare il lettore una volta sfogliata l'ultima pagina. Vi dico
solo che ho riflettuto
così tanto e così a lungo che alla fine ho contattato l'autrice per
mettermi
l'anima in pace, dal momento che l'epilogo potrebbe avere
una doppia
interpretazione (la mia è la meno drammatica!) e dovevo fermare subito
gli ingranaggi del mio cervello o avrei perso ulteriori ore di sonno.
Ma indipendentemente dal finale la
storia di Rachel mi ha colpito proprio perché niente è come sembra.
Tutta colpa di uno stile semplice e leggero che ci fa credere di avere
tra le mani una delle solite storie romantiche, quando invece l'autrice
ci sta portando a
scoprire le grandi incognite della vita e i suoi meravigliosi quanto
ingiusti paradossi.
Consigliato.