Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton

A cura di Silvia  (04/2019)
Voto:


Dopo la possente e mirata campagna pubblicitaria da parte della casa editrice avere alte aspettative nei confronti de Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle era il minimo sindacale.
Aspettative in gran parte ripagate, perché tutto quello che è stato detto si è rivelato assolutamente veritiero.
"Preparatevi a impazzire" recita la fascetta promozionale, ed è così, questo libro manderà in frantumi ogni vostra certezza, dubiterete non solo di ogni singolo personaggio, ma di tutto quello che leggerete. Stuart Turton ha smontato un puzzle in diecimila pezzi per poi ricostruirlo con indiscussa abilità ispirandosi solo in minima parte ad Agatha Christie perché - come ha lui stesso dichiarato - tutti i migliori escamotage narrativi degni di un giallo li aveva già pensati e scritti lei.

L'impostazione è quella tipica del classico romanzo all'inglese, siamo nella suggestiva campagna londinese, nell'enorme ma fatiscente tenuta degli Hardcastle e una festa con tanto di omicidio sta per avere luogo.
Dov'è l'innovazione? Nell'indagine. Nessun abile investigatore o arguta vecchietta ci accompagnerà nella risoluzione del mistero, ma un uomo di cui non sappiamo il nome che ogni giorno, per otto consecutivi, si sveglierà nel corpo di un diverso invitato e dovrà vestirne i panni per scoprire il nome dell'assassino. Solo così potrà lasciare Blackheath. Solo così tutti i pezzi troveranno la loro giusta collocazione.

Attraverso una narrazione semplice e diretta, in netta contrapposizione a una trama articolata sia nell'intreccio che nella struttura, Turton ci fa entrare in un vero e proprio labirinto di deliri e incertezze. Preparatevi, perché queste pagine richiederanno tutta la vostra attenzione, per un romanzo che non si rivelerà essere solo un giallo, ma un'attenta riflessione sul significato delle parole identità, perdono, vendetta, espiazione, rimorso.

Nonostante in alcune parti la lunghezza del libro si sia fatta sentire (il sesto giorno mi ha annoiata, ma il settimo e l'ottavo mi hanno fortunatamente risucchiata!) e nonostante il mio giudizio sia assolutamente positivo (non so resistere alle storie che giocano con lo spazio/tempo!), il romanzo non lo consiglierò in modo del tutto spassionato, anche se andrebbe letto solo per la sua peculiarità.
Si è rivelata un'esperienza davvero unica nel suo genere, capace di coinvolgere tutta la mia parte logica e razionale, lasciando da parte però quella emozionale. Sotto molti punti di vista Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle andrebbe preso per l'incredibile rompicapo che è, ma le ultime pagine attivano una serie di meccanismi impossibili da ignorare e il libro assume spessore facendo entrare in gioco una componente spirituale, metafisica, quasi filosofica.
Peccato ci siano piccolissime sbavature che lasciano aperti alcuni interrogativi, ma nel complesso l'opera di Turton è tanto geniale quanto avvincente. Forse non amerete i personaggi strettamente funzionali alla storia, forse storcerete il naso di fronte alla mole del libro, forse lo stile poco ricercato non vi appassionerà, ma forse c'è una quarta possibilità. Forse lo amerete. In modo del tutto logico e sistematico, certo, ma chissà, magari sono questi gli amori destinati a durare più a lungo.

 
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Titolo originale
the seven death of Evelyn Hardcastle

Casa Editrice 
Neri Pozza 2019

Genere
giallo, paranormale

Pagine  530