A cura di Silvia (02/2014)
Voto:
«Pensate di sapere cosa sia il dolore?»
Jack
Ketchum noto per narrare l'orrore attingendo dalla vita reale e
non dal paranormale, ne La
Ragazza della Porta Accanto rievoca gli anni '60
attraverso un terribile fatto di cronaca e in meno di trecento pagine
ci rende spettatori inermi del "peggior
crimine mai commesso nello Stato dell'Indiana".
Sinceramente non so se saprò usare le parole giuste per recensire il
romanzo, non credo esistano, probabilmente potrei sfogliare l'intero
vocabolario e non trovare un termine adatto per esprimere quello che ho
provato. Il Male
descritto è talmente perverso e malato che ti anestetizza
trasformandoti in una spettatore inerme e quasi complice dell'orrore
che si sta consumando davanti ai tuoi occhi.
Così come complici sono David e i suoi amici, una combriccola di
ragazzini più o meno adolescenti che hanno troppa fretta di crescere e
di fare cose da grandi. Al momento gli adulti rappresentano un mondo
off-limits, fanno parte di quella specie di esseri umani che non ti
capiscono, ti limitano, e ti opprimono. Tranne Ruth. Lei è diversa, usa
intercalari coloriti, giustifica le loro bravate e ha sempre una birra
al fresco che offre loro ammonendoli ogni volta con le medesime parole "non ditelo a nessuno".
E non lo diranno mai a nessuno. Non diranno mai niente. Anche quando il
segreto da mantenere non riguarderà una piccola dose di alcol, una
bravata o una parolaccia di troppo, loro non diranno mai niente...
Meg, la ragazza della porta accanto, nipote di Ruth, farà di tutto per
gridare la sua verità, ma nessuno crederà alle parole di una ragazzina
rimasta orfana e amorevolmente ospitata sotto lo stesso tetto della
parente più stretta. Meg ha sedici anni e le ragazzine a quell'età
inventano cose, ne ingigantiscono altre, si sentono vittime delle
situazioni e non sanno essere riconoscenti. Ruth al contrario è
inattaccabile. Madre di famiglia, benvoluta dal paese, ma in realtà di
lei si sa poco, e anche proseguendo la lettura non capiremo mai cosa
la spinge a un simile odio e a una tale violenza, nonostante tante
verità siano intuibili. Una cosa è certa. Ruth è una sadica sociopatica. E
cosa ancora peggiore, la sua
cattiveria è
contagiosa. Quando inizierà a scagliarsi prima verbalmente e poi
fisicamente contro Meg trascinerà con sé tutti quei ragazzini assidui
frequentatori della sua casa e del suo frigorifero. David, la voce
narrante, sarà l'unico a
non superare il confine che separa definitivamente il bene dal male,
ma ci andrà molto vicino, vittima delle sue stesse passioni ancora
troppo effimere per concretizzarsi e così facili da lambire.
Con uno stile affilato, ruvido e tagliente, Ketchum, senza
nemmeno eccedere in descrizioni troppo dettagliate, racconta quel tipo di violenza
capace di azzerare l'anima e togliere
l'identità. Quel dolore da cui non c'è via di
ritorno, e una perversione senza cure o redenzione.
Ruth è una donna sostenuta da un fragile equilibrio e quando non sarà
più circondata da soli ragazzini, ma da una giovane adolescente bella e
solare, non riuscirà più a tenere a bada i suoi demoni, sfogando tutta
la rabbia e il racore represso.
Stephen King nell'interessantissima postfazione ha riassunto
perfettamente La
Ragazza della Porta
Accanto in poche righe: "è uno scenario da incubo, dove
Happy Days si incrocia con Arancia Meccanica, dove The Many Loves of
Dobie Gillis si fonde con Il Collezionista".
Per me è più semplicemente un
romanzo senza voce, perché non importa quanto gridi, tanto
nessuno potrà sentirti. E a volte ti chiedi quale Dio davanti
a tanto male ti permetta ancora di respirare per sopportarlo.
Nota:
il romanzo è liberamente ispirato al caso di Sylvia Likens. Ulteriori
informazioni su wikipedia.
Film: The Girl Next Door U.S.A, 2007 Durata: 91' Genere: thriller Regia: Gregory M. Wilson Cast: Blanche Baker, Daniel Manche, William Atherton, Blythe Auffarth, Madeline Taylor, Benjamin Ross Kaplan. |
Film: An American Crime U.S.A, 2007 Durata: 98' Genere: thriller, horror Regia: Tommy O'Haver Cast: Ellen Page, Catherine Keener, Hayley McFarland, Ari Graynor, Scout Taylor-Compton, James Franco. Curiosità: Il film è la ricostruzione del caso di Sylvia Likens. |
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