A cura di Silvia (05/2016)
Voto:
Questo libro, come lo definisce l'autrice, è il suo
bambino cattivo.
A.R. Torre, pseudonimo di Alessandra Torre, italianissima di nome, ma
americana di nascita, con La
Ragazza del 6E
inaugura una serie che vuole unire erotismo, violenza e suspense; ma se
pensate che sia un banalissimo thriller a luci rosse, be'... vi
sbagliate di grosso.
Deanna Madden, la protagonista, è una sorta
di Dexter al femminile. Unica superstite nella strage perpetrata dalla
madre ai danni dell'intera famiglia, Deanna ha ereditato dalla donna
spiccate tendenze omicide e come se tutto questo non bastasse soffre di
antrofobia (la paura di relazionarsi con il prossimo) e dacnomania (la
tendenza a mordere). Per tenere a bada un istinto che sembra sempre
vigile, pronto a scattare da un momento all'altro, soprattutto di
notte, ha deciso di vivere perennemente chiusa dentro casa: solo in
questo modo la sua collezione di omicidi non commessi resterà intatta.
Cosa
fa per vivere è molto semplice e soprattutto molto redditizio. Punta i
fari su un letto che sembra quello di Barbie e accende la webcam. Un
click, ed è online. Appena qualcuno si collega, il contatore inizia a
girare e in un mese il suo conto corrente si rimpolpa di circa
cinquantacinque mila dollari.
Deanna compra tutto in internet,
dall'acqua alla carta igienica, dalle medicine ai sexy toys, ha due
strizzacervelli che si fanno pagare "in natura", e una serie di regole
da seguire per evitare che qualcuno si faccia del male...
io
non parlo con la gente, io la uccido.
Non c'è dubbio, la protagonista della Torre è decisamente complessa e atipica, ma stranamente risulta poco intrigante. Deanna racconta tutto di sé, non ha segreti con il lettore, e se all'inizio instilla una curiosità quasi morbosa per la sua natura oscura, ben presto si è in grado di intuire cosa succederà e perché. C'è un fattorino che le ha messo gli occhi addosso. C'è un cliente che pratica l'ageplay per celare dei desideri inconfessabili. C'è Annie, una bambina che si crede al sicuro, ma che è in costante pericolo.
L'alternanza dei capitoli, dei punti di vista, della terza persona che sostituisce la prima, rendono il romanzo incalzante ma poco fluido. Ed è un vero peccato, perché la penna della Torre sa aggredire come si deve, il suo stile è acuto, pungente, ruvido, ma sfortunatamente quello che poco alla volta mi è scivolato via è stato l'interesse, le luci puntate su Deanna si sono spente troppo in fretta e mi sono ritrovata a finire il romanzo più per inerzia che per altro. Però A.R. Torre è un'autrice che voglio tenere d'occhio, il suo talento mi è sembrato "tanta roba", ma non ha compensato una storia che nonostante l'apparente orginialità sa di già letta. In fondo, diciamocelo, di Morgan Dexter ce n'è uno solo.
La speranza è pericolosa. È come un filo, che spunta fuori dalla trama della razionalità. Se lo tiri, tutto si disfa. |
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Editrice Traduzione Genere Pagine 320 Prezzo € 12,90 |