A cura di Silvia
Voto:
Prima di parlare di trama,
personaggi e
stile dell'autore, devo dire una cosa. "In
Difesa di Jacob"
è un romanzo che lascia il segno. Sì, perchè non si può
restare
indifferenti a un libro capace di toccare tasti delicati come la
famiglia, la condanna di un minore, la giustizia e l'ingiustizia...
Il romanzo racconta la storia del procuratore distrettuale Andy Barber,
padre del tredicenne Jacob e marito felice e innamorato di Laurie. Un
giorno, nel parco vicino alla scuola, viene rinvenuto il cadavere di
Benjamin Rifkin ucciso con tre coltellate al petto e lasciato riverso
a faccia in giù nell'erba. È il
panico. Tra gli studenti, tra le loro famiglie, all'interno di tutta
una struttura che dovrebbe rappresentare solidità e sicurezza. Dopo
cinque giorni di silenzio, in cui le prove non sembrano portare da
nessuna parte, lo Stato
punta il dito contro Jacob Barber.
Andy, sollevato dal caso per ovvi motivi, decide di indagare da solo
per discolpare il figlio, nella cui innocenza crede ciecamente, anche
quando gli indizi sembrano essere tutti contro di lui...
Jacob appassionato di letture sadomaso, Jacob che ha pubblicato in rete
un racconto sulla dinamica dell'omicidio, Jacob che aveva comprato un
coltello per difendersi dalle angherie dei compagni che lo prendevano
in giro. E come se non bastasse Jacob
che secondo la psicologa ha il
cuore di due taglie troppo piccolo. Un neo adolescente che
fatica a
distinguere nettamente il bene dal male, il giusto dallo sbagliato,
come un
normalissimo bambino di sette anni. Ma Andy non ci sta, lui conosce suo
figlio,
l'ha amato, cresciuto, protetto, e continuerà a farlo, perchè dentro di
lui sa che è innocente. Ma sarà davvero così?
Un romanzo che travolge per l'incredibile amore che racconta. Quello di
un padre verso il figlio. Quello di un
uomo combattuto tra la ricerca
della verità e la paura di scoprirla, perchè il cuore di
Andy
probabilmente è di due taglie troppo grande.
Devo dire che questa prima uscita della TimeCrime (insieme a L'Ombra
della Verità di Karin Slaughter e Venti Corpi nella Neve di Giuliano
Pasini) mi ha
piacevolmente stupita. Il romanzo è uscito in anteprima mondiale quindi
non ho potuto curiosare qualche indiscrezione
oltreoceano,
e mi sono basata solo sulla critica, cosa che faccio raramente, ma mi
ritrovo con le parole di Nicholas Sparks.
“A un primo
sguardo, In
difesa di Jacob è
un thriller di prima qualità; ma scavando a fondo, si scopre che è
anche una storia d’amore. Una lettura strepitosa che consiglio a tutti.”
"In
Difesa di Jacob" è soprattutto una
storia d'amore. Invece non lo definirei propriamente un
thriller, perchè
principalmente è un giallo a sfondo legale. Buona parte della storia si
svolge in un'aula di tribunale e anche se l'epilogo non è sui generis, di
thriller (nel senso
stretto del termine) ha poco. Ma è, e resta, una storia toccante.
William Landay ha uno stile semplice, ma decisamente prolisso, a volte
anche troppo. Niente viene lasciato al
caso e spesso traspare tra le righe la sua natura giuridica. Landay
infatti prima che scrittore è stato a lungo procuratore
distrettuale, per cui ogni amante del romanzo "alla Grisham" (per
citare
un must),
troverà pane per i suoi denti.
Personalmente amo il thriller, questo genere rientra meno nelle mie
corde, eppure l'autore ha saputo toccarmi. Forse "In Difesa di Jacob"
non andrebbe nemmeno classificato in un genere ben definito, perchè è
tante cose insieme. Ed è riflessione.
Vi lascio con le parole dell'autore:
"Ci sono questioni,
sollevate nella
storia narrata in questo romanzo, che riguardano ogni famiglia, ogni
genitore. Quanto è determinato dalla natura di un figlio, e quanto
dall'educazione che gli stiamo impartendo? Un ragazzo allevato con
tutto l'amore possibile potrebbe arrivare a compiere azioni terribili?
E fino a che punto è legittimo spingersi pur di difenderlo?"
Estratto
Pagina 283