A cura di Silvia (2009)
Voto:
Si sta ripetendo il fenomeno di
qualche anno fa, solo che l'autore italiano a sbancare le librerie non
è Giorgio Faletti, ma Donato Carrisi. E si sta nuovamente spaccando in
due l'opinione dei lettori che considerano il romanzo del momento -
atteso, acclamato e applaudito ancora prima della sua pubblicazione -
un titolo che "o si ama o si odia" (e come al
solito la verità forse sta nel mezzo, ma io l'ho amato!).
Le analogie però si fermano qui, perchè sia il genere che lo stile sono
completamente differenti.
Carrisi non ci presenta il solito serial killer, bensì il Male in
persona che osserva, scruta e studia la sua vittima (e
attenzione, perchè c'è vittima e vittima...); un Male che
sussurra languidamente, accarezza con delicatezza, odora di un piacere
oscuro e assuefante a cui è difficile resistere. Spesso chi sceglie
vuole essere scelto. Il predestinato è colui che varca la soglia del
lecito, che ha sempre pensato di osare, ma non ha mai avuto il coraggio
di farlo. Il Male gli offre un'opportunità e lui non se la nega.
Siamo in una città imprecisata, presumibilmente americana, e a Mila
Vasquez, una giovane investigatrice specializzata nel ritrovamento di
persone scomparse, viene affidato un incarico nel delicato caso del
serial killer Albert.
Albert è il nome che la Squadra Speciale, guidata dal criminologo Goran
Gavila, ha dato al Male, in quanto un assassino va sempre reso reale.
Il caso è agghiacciante. Sono state ritrovate sei braccia, ma di solo
cinque bambine è stata denunciata la scomparsa; della sesta non si sa
nulla e Mila è stata chiamata proprio per identificarla nella speranza
di poterla salvare prima che sia troppo tardi.
Sembra che quello di Albert sia un piano studiato meticolosamente, in
cui riesce ad anticipare le mosse della polizia e a farsi trovare
sempre un passo avanti. Ma non è tutto. Con tutta la sicurezza che solo
un folle può avere, lascia degli indizi nei luoghi in cui pone, uno
alla volta, i cadeveri delle bambine. Questi luoghi hanno altro da
raccontare e niente è mai come sembra: "questo romanzo è una
scatola magica piena di inganni, di trappole. Ogni volta che un male
viene svelato ne rivela subito un altro più grande e tremendo."
A un certo punto non ha nemmeno importanza scoprire chi sia Albert,
perchè la ragnatela di violenza che emerge poco alla volta è così
dirompente da gettare l'intera Squadra Speciale nel caos più totale.
Non ci si può più fidare di nessuno, il Male li spia, sa tutto di loro
e molti hanno dei segreti...
Un romanzo adrenalinico,
claustrofobico, a tratti terrificante, con
picchi di suspense e colpi di scena.
I Personaggi sono a loro modo reali, resi tali da una scrittura
semplice, veritiera e visiva, ma sono anche
esasperati,
schiacciati dalle loro debolezze, paure, fragilità. La psiche umana si
rivela essere un labirinto di incertezze e controsensi.
Solo una cosa non ho pienamente apprezzato: il tocco di esoterismo. In
un thriller preferisco sempre che siano le indagini a portare alla luce
gli indizi e non le visioni di una medium. Una parentesi comunque ben
descritta, che non è risolutiva, ma solo di supporto alle indagini.
Al contrario l'anacronicità del tempo e del luogo non mi ha
infastidito, l'ho percepita come una mossa voluta dallo stesso
scrittore per enfatizzare ancora una volta che il Male può essere
ovunque, c'è stato e sempre ci sarà.
Si può catturare un assassino, anche due, tre, forse tutti, ma il Male
non potrà mai essere estirpato.
Un grande esordio. Un
romanzo che sarà un best seller.
Serie
dedicata al Suggeritore
1. Il Suggeritore, 2009
2. L'Ipotesi
del Male, 04/2013
La Frase
"Dio è silenzioso. Il Diavolo sussurra..."
Titolo originale Casa Editrice Genere Pagine 468
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