A cura di Silvia
Voto:
Il Cerchio dei Prescelti è
un romanzo che miscela avventura e suspense, azione e mistero. Un mix
tra Viaggio al Centro
della Terra (titolo non citato a caso) e Dan Brown, con la
sola differenza che è made
in Italy 100%.
Bologna.
Riccardo Costi, professore universitario, un giorno come tanti viene
fermato da un avvocato che gli chiede un appuntamento presso il suo
studio.
Incuriosito dall'approcio inusuale e dalle parole apparentemente prive
di significato, Costi si reca in Via Zamboni, 5 all'ora stabilita, ma
ha l'amara sorpresa di trovarsi sulla scena di un delitto. Mario
Ferretti è stato
assassinato. E il nome di Costi figurava sulla sua
agenda.
Sospettato? Forse.
Accusato? Non ancora, ma Costi non perde tempo,
intuisce subito che c'è qualcosa di oscuro e misterioso dietro a quella
morte, ed è deciso a scoprire cosa.
Coinvolge in quest'avventura che si rivelerà una vera corsa contro il
tempo, l'amico Eugenio, giornalista de Il Resto del Carlino.
Tra realtà, mistero e fantascienza prende vita una storia capace di
tenere con il fiato sospeso, un titolo coraggioso in cui l'autore si
gioca bene le carte. E in effetti questo libro è buono,
tiene alto
l'interesse, e
personalmente è stata la curiosità a spingermi a finirlo in fretta,
si arriva a un certo punto in cui si deve sapere...
Chi è il prescelto? E prescelto per cosa? In ballo c'è l'aspirazione
più grande dell'uomo, ma a discapito di cosa?
Poche righe sopra ho fatto un paragone forse azzardato con Dan Brown,
ma è così fino a un certo punto. L'omicidio, i richiami storici e certe
dinamiche mi avevano ingannato, poi improvvisamente tutto cambia. Ed
ecco che il thriller diventa avventura e l'avventura
si trasforma in fantascienza, ma tutto in modo imprevedibilmente
coerente. Tutto ci si può aspettare tranne una svolta del
genere, anche se la trama sul retro copertina tradisce qualche
anticipazione... dannate
trame!
L'originalità della
storia è
bilanciata da alcuni clichè immancabili che personalmente
non mi sono affatto dispiaciuti. Un protagonista "normale" e con i
piedi per terra destinato a grandi cose che riesce a mantenere
saldi i suoi principi. Un amico scanzonato dalla battuta
sempre pronta. L'entrata in scena di una figura femminile che regala un
tocco sentimentale (ma non solo) alla storia. E gli antagonisti. Gli
immancabili "cattivi" mossi dall'avidità e dalla smania del potere.
Gianluca Salmi è un autore sicuramente talentuoso, il suo stile
è chiaro, pulito, incisivo e proprio perchè ho percepito di
avere tra le
mani una buona idea, avrei preferito qualche rifinitura in più. Diciamo
che a volte si sente
semplicemente la mancanza di
qualcosa, come se un pizzico di superficialità avesse
avuto la meglio
sull'autore.
Sono certa però che gli amanti dell'azione, della fantascienza e della
suspense troveranno in questo romanzo una valida alternativa alle tante
americanate
che
riempono gli scaffali delle librerie. Personalmente poi ho adorato
l'ambientazione "nostrana", e il fascino dei misteri celati tra le mura
di Bologna hanno sortito il loro effetto. Almeno su di me!