A cura di Silvia (2004)
Voto:
Sono cresciuti insieme, ma nel corso degli anni, il sentimento
innocente di una ragazzina nei confronti del migliore amico del
fratello, si è trasformato in un amore maturo e consapevole, che non
può più accontentarsi di semplici e puerili attenzioni riservate
solitamente alle bambine. Jillian ormai è una donna, e per avere Max è
disposta a tutto, anche a compromettere il forte legame che da sempre
la unisce al fratello, anche a mandare al diavolo la sua stessa
reputazione... tutto, per l'uomo di cui è innamorata da una vita
intera.
Un romanzo decisamente tormentato, dal ritmo lento e introspettivo, in
cui il desiderio e la passionalità di una giovane e intraprendente
donna si contrappongono all'integrità morale di un uomo che ha
preferito abbassare lo sguardo davanti alla sorella del suo migliore
amico.
I sentimenti non vengono subito messi in gioco e la trama si basa
proprio sulla graduale e sofferta presa di coscienza da parte di Max su
quello che realmente prova e sui disperati tentativi di Jillian di
portarlo sulla sua strada.
Solitamente preferisco le storie con più movimento, condite con un
pizzico di ironia e, perché no, qualche rocambolesca avventura; qui non
c'è nulla di tutto questo, eppure l'ho trovato veramente bello e ben
fatto, per nulla noioso, una di quelle letture che quando inizi non
vorresti mai interrompere. L'autrice racconta fedelmente usi e costumi
dell'epoca, senza inciampare in alcun anacronismo, ma prestando grande
attenzione per i dettagli e le descrizioni: la preparazione del primo
ballo di Jiallian è una vera gioia per gli occhi, la bellezza della
sala, la ricercatezza dei particolari e l'innocente euforia della
protagonista sono resi alla perfezione, così come gli sguardi increduli
che le lancia Max.
Un romanzo narrato con maestria e delicatezza, dall'inizio alla fine,
senza grandi cali di tono, con personaggi accattivanti per il loro
essere umani: sbagliano, rimediano, perdonano.