Sospetti di Tami Hoag

A cura di Silvia  (2004)


Tanto per cominciare vi deve piacere il genere. Se non è così lasciate perdere, ma in caso contrario avete tra le mani un vero gioiello!!!
Un romanzo carico di tensione con personaggi complessi e tormentati, una trama che emerge poco alla volta grazie al graduale districarsi della matassa e due protagonisti che sono il vero punto forte del libro!
Jack è un diavolo in jeans, un ribelle senza causa dal sorriso beffardo e dall'ironia tagliente che tenta di nasconde il suo dramma dietro a una facciata di superficialità. "Se non avessi brutti ricordi non ne avrei nessuno" dice... Cerca le cose facili, gli amori veloci, e si autoproclama "un pericoloso e bastardo mascalzone"; preferisce avvisare le persone che gli si avvicinano per non avere pesi su una coscienza che altro non potrebbe sorreggere.
Poi arriva la sua antitesi. Laurell, Miss Giustizia, colei che si fa carico di tutto fino a esserne schiacciata. Una donna determinata che non crede più nella legge, ma che cerca comunque di estirpare il male. Piccola, fragile, ma coraggiosa e determinata. L'angelo che salverà Jack... 

Le prime duecento pagine servono proprio per entrare in simbiosi con i personaggi, perchè tutti, ma proprio tutti, cercano di tenere ben chiuso il loro armadio per non essere seppelliti dagli scheletri che contiene... poi scatta il giallo.
Quando sai già tutto di tutti, quando ti aspetti le reazioni, quando sai chi crollerà e chi lotterà ecco che inizia la parte dedicata alla suspance che non ci abbandona per le restanti trecento pagine circa. Bello anche il finale nella sua scontatezza. Dico 'scontatezza' perchè il colpevole non ci viene rivelato di punto in bianco, la Hoag non usa il giochetto del fulmine a ciel sereno, ma ci avvicina poco alla volta alla verità, servedoci il volto dell'assassino su un piatto d'argento.
Tanto di cappello all'autrice che riesce a incollarmi alle pagine grazie all'uso magistrale delle parole. Bravissima!

Nota: Cry Wolf perfetto il titolo originale anche se di difficile traduzione visto il doppio significato di wolf (lupo, donnaiolo) e in parte di cry (grida, piangi). Si è optato per Sospetti, e va bene, visto che in un romanzo a sfondo giallo è ovvio che ci siano dei sospetti. Un po' più di fantasia però, Dust to Dust è diventato Verità Sospette...


Estratto

(la prima litigata di Cosmo e Jane - tutta da gustarsi!) pag. 115 - 116
Aveva fallito un'altra volta. Aveva perso. Se lui non fosse venuto in suo aiuto, non si sa quale umiliazione avrebbe potuto subire. Era come se Baldwin avesse allungato la mano sulla sua anima e ne avesse estratto quella parte del suo passato per mostrarla ai seguaci come esempio di un esperimento sbagliato.
"Tu lo hai affrontato, Laurel", disse Jack con voce sommessa, "hai fatto più di quanto gli altri siano stati disposti a fare. Non lo hai messo K. 0. E allora? Stai allegra, dolcezza! Non hai la responsabilità di tutto lo stramaledetto mondo. "
Queste ultime parole toccarono una corda sensibile in lei, ricordandole qualcosa che le aveva detto il dottor Pritchard: quanto fosse egocentrica a ritenersi responsabile di tutto, protettrice dell'universo intero, a pensare che il futuro del genere umano fosse sulle sue spalle. Stava avendo una reazione eccessiva. Era venuta lì per guarire, non era forse così? Per riprendersi il controllo della sua vita. Se scappava adesso da questo, voleva dire che aveva ceduto sotto il peso del passato invece di elevarsi al di sopra di esso. Alzò gli occhi su Jack, vide la preoccupazione nel suo sguardo e si chiese se lui se ne rendeva conto.
"Grazie", mormorò. Avrebbe voluto accarezzargli la guancia, ma era un gesto pericolosamente intimo, perciò strinse il pugno invece.
Jack la guardò sospettoso: "Per che cosa?"
"Per essere venuto in mio aiuto."
"Ah, no!" Jack scosse il capo e fece un passo indietro, alzando le mani come se volesse difendersi dalla sua gratitudine. "Non fare di me un eroe, dolcezza. Ho semplicemente avuto l'occasione di far fare la figura dell'idiota a Jimmy Lee, ecco tutto. Io non sono l'eroe di nessuno. "
Ma l'aveva salvata, e parecchie volte anche, dai suoi pensieri, dalle sue paure, dall'incubo della depressione in agguato. Laurel lo studiò per un momento, domandandosi perché mai lui preferisse dare di sé l'immagine del ragazzaccio invece che del paladino che accorreva in difesa dei deboli.
"Andiamo, 'tite ange", disse lui, indicando il bar con la testa. "Ti offro da bere. Inoltre mi è venuta in mente una barzelletta sugli avvocati che ti voglio raccontare."
"Che cosa ti fa credere che io voglia sentirla? "
Jack le cinse le spalle con il braccio e la guidò verso il bar. "No, no, lo so che non la vuoi sentire, per questo mi piace raccontartela"
Laurel rise e la tensione dentro di lei si allentò. Attraversarono il parcheggio, Jack ridendo e Laurel scuotendo il capo e nessuno dei due si accorse che erano osservati con molta attenzione.


Serie "Doucette"
1. The Restless Heart
2. Lucky's Lady
3. Cry Wolf -- Sospetti

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Titolo originale
cry wolf

Casa Editrice 
Originale Euroclub, 1995

Genere
romantic suspense

Pagine  500