A cura di Silvia (2003)
"Un nuovo libro di Mary
Balogh è un regalo che ogni donna dovrebbe farsi"
Teresa Medeiros
Jane, una donna in fuga dal passato e impaurita dal futuro, per qualche
strano scherzo del destino si ritrova prima infermiera e poi amante del
duca di Tresham.
Il rapporto tra questi
due individui, così differenti per estrazione, cultura e
mentalità, nasce
inizialmente per soddisfare i reciproci interessi e si sviluppa
lentamente, per gradi, dando vita a un romanzo molto intimista,
sensibile e delicato, con un sottotesto di grande poesia.
Jocelyn è un uomo tutt'altro che malleabile, poco incline alle
tenerezze e chiuso in se stesso, ma scopre in Jane una donna diversa da
tutte le altre, in grado di ascoltarlo, di tollerare i suoi modi
bruschi e le cattive maniere così, poco alla volta, la sua compagnia
gli diventa indispensabile.
L'animo di Jocelyn, represso dall'educazione rigida di un padre
padrone, che gli ha sempre precluso ogni slancio sentimentale e ogni
attività che coinvolgesse il cuore e la mente, si rivela sotto certi
aspetti fragile, perfino romantico… Jane ha saputo far emergere questo
lato. Gli ha fatto scoprire il piacere di suonare il pianoforte, di
leggere un libro, di dipingere; gli ha fatto comprendere quanta gioia
possa dare il condividere la quotidianità e quanto calore si possa
ricevere da un semplice abbraccio.
Jane l'ha reso un uomo migliore, ma l'ha anche ingannato.
Lei, la sua confidente, la sua amica, la sua amante, gli ha nascosto la
verità sulla sua identità.
D'altronde, quando l'ha conosciuto, non poteva certo prevedere che si
sarebbe innamorata di un uomo così lontano dai suoi ideali e se gli ha
mentito è stato per puro istinto di sopravvivenza.
Solo che ormai i sentimenti sono troppo evidenti per essere ignorati e
Jane non può più mentirgli. Prima però si vuole concedere un mese di
tempo. Un mese d'amore e poi uscirà dalla sua vita... per
sempre.
La Balogh, con "More than a Mistress",
firma uno dei suoi migliori romanzi e ci regala una storia di grande
romanticismo, in perfetta ambientazione Regency, resa raffinata dal suo
inconfondibile e curato stile.
Nutro una particolare affezione per questo romanzo che è stato il mio
terzo romance in assoluto.
Sono rimasta colpita e coinvolta dalla cura descrittiva, dalla coerenza
storica, dal linguaggio elegante e dalle magiche atmosfere che
l'autrice è riuscita a creare.
Mi spiego. Dopo aver letto altri romance della Balogh posso dire che
non è un'autrice passionale e istintiva come la Kleypas o la Putney; è
molto più inglese, ma non per questo più fredda. Semplicemente quello che descrive è un
sentimento capace di commuovere, una passione sempre strettamente
legata al cuore. In "Signora
del Suo Cuore", l'intimità che nasce al di fuori della
camera da letto tra Jane e Joselyn, è molto più d'effetto di qualsiasi
scena d'amore. Basta pensare a un duca, inizialmente freddo e cinico,
ostinato e introverso, che legge alla sua amante "Mansfield Park", o
la ritrae mentre ricama. Queste sono le atmosfere magiche della Balogh.
Semplici, ma rese calde dal tepore di una penna sensibile, capaci di
far emergere le emozioni tra le righe, senza il bisogno di descriverle.
Siamo nella Londra Ottocentesca e siamo circodate da donne con solidi
principi morali, legate all'etichetta e alle regole della società, e da
uomini d'onore, che si sfidano a duello per la donna che amano o per il
semplice gusto di dimostrare quanto valgono.
Forse potranno storcere il naso quelle lettrici che cercano una
protagonista emancipata e originale e scoprono invece una donna sì
forte, sì coraggiosa, ma anche consapevole di quale sia il proprio
posto. Questa caratteristica, ricorrente in altri suoi romanzi, non ha
una connotazione necessariamente negativa; è veritiera, e aggiunge un
pizzico di malinconia all'intero romanzo. Se poi volete sorridere e
rilassarvi con una lettura d'evasione allora orientatevi sulla
Medeiros, la Quinn o la D'alessandro.
Estratto
(© Signora del Suo Cuore - ed. Mondadori - pag. 148)
Jocelyn aveva passato due ore in
quella stanza insieme a lei... alla sua amante... senza toccarla. Non
l'aveva portata di sopra. Durante il tè avevano parlato di politica:
lei era una pacifista, lui no; lei era moderatamente a favore delle
riforme, lui era ancora più cauto. Poi improvvisamente, si era alzato,
le aveva fatto un inchino e se n'era andato.
Lasciandole dentro un gran vuoto.
Lì con lei, quel pomeriggio non era stato il duca di Tresham. Solo
Jocelyn. Senza maschere. Una persona ansiosa di essere se stessa per la
prima volta nella sua vita. Un uomo che aveva bisogno di accettazione,
amicizia e... sì.
Jane sospirò.
Un uomo che aveva bisogno d'amore.
Ma difficilmente avrebbe accettato da lei anche quell'ultimo dono,
sebbene avesse infine compreso il proprio bisogno.
E probabilmente non era in grado di ricambiarlo.
Serie
- More Than a Mistress -- Signora
del Suo Cuore
- No Man's Mistress -- Un
Vero Dandy