A cura di Silvia
Voto:
Parlare di Shanna mi è particolarmente difficile, perché sono
consapevole dei suoi difetti, ma è stato il mio primo romance, il mio
primo amore, e come anni fa, ancora oggi, ho gli occhi foderati di
prosciutto e ne vedo solo i pregi.
I romanzi della Woodiwiss (i migliori almeno!) risalgono agli anni '70
e sono stati i primi romance pubblicati sul mercato. Si differenziano
molto da quelli attuali per l'alone da favola che li circonda, per i
ruoli stereotipati dei vari personaggi (i cattivi vanno puniti, i buoni
si meritano l'happy end più happy che si sia mai letto, e via
dicendo...) e per lo stile delicato, poetico e leggero.
Il romanticismo è protagonista e l'amore vince su tutto e tutti.
Le trame per quanto prevedibili sono accattivanti ed è grazie
all'abilità dell'autrice, che ti porta passo passo a seguire
l'evoluzione della storia, che resti incollata alle pagine.
Le protagoniste della Woodiwiss, nonostante le false apparenze
iniziali, arrivano al finale più candide di un lenzuolo appena lavato e
sbiancato, e Shanna non fa eccezione, anche se il suo carattere tutto
pepe, la contraddistingue dalle altre.
Mi spiace ammetterlo, ma Shanna è una protagonista cordialmente
detestabile. Testarda, viziata, lunatica. La perfetta signorina di
buona famiglia che guarda la gente dall'alto della sua posizione
sociale. Ha una notevole puzza sotto al naso, pretende di avere
l'ultima parola su tutto, ed è fermamente convinta che il mondo ruoti
intorno a lei. Ruark le farà capire quanto si sbaglia.
Come già avrete capite Shanna è il lato negativo di questo romanzo. Ma
se non ci fosse stata lei, non ci sarebbe stato nemmeno Ruark, il
meraviglioso lato postivo della storia, l'UOMO con
tutte le quattro lettere maiuscole (e pure in grasseto ^^).
La storia gioca su un inganno decisamente intrigante.
Shanna, costretta dal padre a sposarsi, decide di fare la furba e
prende in marito un condannato a morte in modo tale da restare vedova
(una vedova molto allegra) in tempi così brevi da non dover nemmeno
consumare il matrimonio. Quando pensa di averla data in barba a tutti
ecco però che nella tenuta di famiglia arriva un nuovo schiavo, e chi
se non l'aitante maritino, deciso più che mai a godere dei suoi diritti
coniugali?!
Panico. Shanna è terrorizzata che il padre possa scoprire l'inganno e
farà di tutto per allontanare Ruark, rendendogli la vita impossibile e
rendendosi a sua volta insopportabile. Eppure l'amore nasce senza una
logica precisa e Ruark si dimostrerà più che mai deciso a domare questa
ragazzina bisbetica che sotto l'alterigia e la strafottenza nasconde
passione e vitalità.
Un romanzo da apprezzare per la favola che racconta, consigliato
soprattutto a chi si accontenta di un solo personaggio amabile e non di
due. Ma c'è da dire che il bello è anche vedere come Shanna riesca a
cambiare, come riesca ad ammorbidirsi in nome di un sentimento che non
avrebbe mai pensato potesse appartenerle in modo incondizionato.
Quindi... evviva le donne che cambiano, e gli uomini che non demordono,
ma corteggiano, tallonano e sfiniscono la loro amata finchè non si
sentono dire il tanto sospirato "sì"
Buona lettura!