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L'Estate dei Misteri - ed. I Chiaroscuri

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...il piacere della lettura

L'ESTATE DEI MISTERI di Nora Roberts
Titolo originale: Carnal Innocence
© Harlequin, 1993
Genere: romantic suspance (contemporaneo)

*A cura di Silvia 2004
Avevo sentito dire che questo libro faceva parte dei *meno riusciti* della Roberts, invece a mio parere vale veramente la pena di essere letto. Nella sua semplicità incuriosisce e invoglia a continuare la lettura e io, che ho sempre meno tempo a disposizione, l'ho finito in due sere ^^
Riconosco che non può essere paragonato a certi thriller di alto livello, ma come romantic suspance è proprio ben strutturato. Una commedia gialla, dove l'autrice tra un'omicidio e l'altro trova spazio anche per far nascere l'amore. In fondo è una sua prerogativa conciliare suspance e sentimenti!
Veniamo ai personaggi che sono realizzati alla grande. Ognuno ha il suo piccolo bagaglio di follia, una piccola o grande tragedia che ha segnato la propria vita; c'è chi saprà reagire e chi invece farà del suo passato un'arma per uccidere e seminare terrore nella solare cittadina di Innocence (e già il nome è tutto un programma, visto che di innocente non c'è assolutamente nulla!).
Il protagonista, Tucker, mi ha letteralmente conquistata. E' completamente fuori dai soliti schemi, niente a che vedere con il "super eroe" che tanto spesso ci viene rifilato. Tucker è normalissimo, pieno di difetti e con qualche pregio. E' esageratamente pigro, ciondola nell'ozio (guai a chi lo separa dalla sua amaca!!!), gli piacciono troppo le donne (gli calza a pennello il detto "chi dice donna dice danno") e non prende sul serio nessun tipo di problema, neanche un'ipotetica accusa di omicidio gli fa bettere ciglio. Però è anche estremamente simpatico, generoso e altruista.
Caroline invece è il suo opposto.
Chiusa, introversa, vittima di una madre dispotica che ha sempre pianificato la sua vita dentro a rigidi schemi. Ma finalmente è arrivata l'ora della ribellione anche per lei, che spera di trovare un po' di pace nella casa dove avevano abitato i suoi nonni, guarda caso proprio a Innocence. Trovare la pace insieme a morti che spuntato dal lago, pazzi furiosi che ti sparano in casa e un serial killer ancora libero non è facile eppure... eppure la vita che conduceva prima era anche più difficile, nonostante possa sembrare assurdo. Poi l'incontro con Tucker è tutto un programma ^_* Dialoghi ironici, battutine taglienti, frecciatine mirate. Mentre il dramma si consuma loro due ti strappano sempre un sorriso.
Comunque non è assolutamente un romanzo eccessivamente rosa anzi, direi che c'è un equilibrio perfetto. Il giallo si fa sempre più insidioso e l'epilogo non delude. E non c'è solo un serial killer da catturale, i mali da estirpare saranno molti: razzismo, abusi, passioni violentemente consumate, pregiudizi e rancori. A quel punto Innocence non sembrarà poi neanche tanto lontana... potrebbe essere un qualsiasi paesino, in una qualsiasi parte del mondo, più vicino a noi di quanto immaginiamo.
Io ci vedrei bene anche un film... certe scene le ho ancora stampate davanti agli occhi, in particolare il finale: mentre il serial killer è in casa con la sua preda fuori si festeggia coi fuochi d'artificio... parecchio inquietante, no?


Pagella
Trama 7
Personaggi 7
Sensualità 6.5
Suspance 7
Scrittura 8
Voto Generale 7


Estratto
(© Harlequin, I Chiaroscuri - pag. 94)

Non molto lontano, qualcuno giaceva scomposto fra le lenzuola sudate, lamentandosi nel sonno. Sognava, dolorosamente, di sesso, sangue, potere. Non sempre, durante il giorno, riusciva a ricordare quei sogni, se non come delle immagini incerte, come farfalle svolazzanti nella mente.
Donne, c'erano sempre delle donne. Quelle puttane, dal sorriso seducente e perverso. Odiava aver bisogno di loro, della loro pelle morbida, del loro odore, del loro calore. A volte riusciva a dominarsi, a tenere a bada quel bisogno per giorni, settimane, perfino per mesi. Era capace di gentilezza, calore, rispetto addirittura. Poi una di loro, improvvisamente, faceva qualcosa che meritava una punizione. Il dolore, la bramosia che solo il sangue riusciva a placare avevano il sopravvento. Insieme a una selvaggia soddisfazione: per quanto cercassero, per quanto s'affannassero, non avrebbero trovato niente.
La pazzia, a Innocence, si nascondeva bene.



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