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Lisa Kleypas
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*A cura di Silvia (07/2007)
Dopo anni d'attesa finalmente la Kleypas torna ad essere pubblicata in Italia e "Where Dreams Begin", tradotto in "L'Alba dei Sogni", mantiene le promesse, soddisfa le aspettative e speriamo solo che sia il primo di molti altri romanzi di questa autrice che fa da madrina alla nuova collana "Passione" della Mondadori.
La trama non ha nulla di così originale, perché il mascalzone che tenta di irretire la vedova per bene è cosa già letta. Ma attenzione. Nessun protagonista vi farà sussultare come Zachary Bronson, quindi… fate un bel respiro, sdraiatevi, iniziate a leggere e preparatevi… le vostre coronarie saranno a rischio!
Zach è un uomo cresciuto per la strada che si è fatto da sé, ma che non ha mai abbandonato quell'aria piratesca che tanto lo fa somigliare a un diavolo travestito da angelo.
È privo di istruzione, volgare, eccessivamente diretto ed esplicito, senza scrupoli, insolente, trasgressivo e vizioso. Ma nonostante questa miriade di difetti intenerisce per la sua voglia di appartenere ed essere accettato dall'alta società che continua a guardarlo con sdegno: questo bisogno, che neppure i soldi accumulati coi suoi affari possono comprare, lo rendono vulnerabile come un bambino a cui viene negato un giocattolo. Si circonda di quanto più costoso possa esserci, vive in un'enorme casa che definirla kitsch è il minimo, e desidera contrarre un ottimo matrimonio proprio per avere accesso ai prestigiosi circoli del bel mondo londinese.
Mette gli occhi su Holly, la giovane vedova di cui parlavo prima, che una sera, complice la notte, bacia scambiandola per un'altra. Basta solo un bacio... anzi due... per fargli desiderare di arrivare sotto la sua sottana; in quanto tempo non importa, sa essere paziente, ma non è il tipo di persona capace di accettare rifiuti.
Gli serve solo un piano e per averla sotto il suo stesso tetto e iniziare una strategica e sottile opera di seduzione, le offre un lavoro come educatrice per se', la sorella e la madre (visto la scarsa dimestichezza che hanno con l'etichetta) e le promette una dote da capogiro per la figlia Rose. Stanca di gravare sulla famiglia dei due cognati, Holly accenta senza troppe riserve.
Ma lei non è una donna come tutte le altre. Ancora soffre per la morte del marito George, un uomo che ha amato disperatamente e con cui i paragoni le vengono inevitabili. Zachary non ha neppure l'ombra del fascino gentile e aristocratico del marito, della sua riservatezza e galanteria. Eppure con il suo entusiasmo quasi infantile l'incanta quotidianamente, la fa sorridere nonostante tenti di mantenere sempre intatto il suo incrollabile decoro, le fa vedere il mondo attraverso una prospettiva del tutto nuova e le fa scoprire di avere una malizia e una vitalità che fatica a reprimere.
Era stata assunta per raffinare i modi rozzi di lui, fargli apprendere le buone maniere, ma alla fine, l'unica a cambiare veramente sarà proprio lei, travolta dai sentimenti e coinvolta da quest'uomo desideroso solo di compiacerla: un'irresistibile miscela di forza e dolcezza, uomo e bambino, durezza e fragilità. Oserei dire l'uomo quasi perfetto.
Molto buoni anche i personaggi secondari, dalla timida madre di Zach alla sorella di lui, Elizabeth, bella e selvatica, oltre al piccolo corollario di parenti... un po' serpenti.
Nel finale si consuma un piccolo dramma che stride leggermente coi toni passionali della storia, ma non toglie nulla alla bellezza di questo romanzo che merita di essere nella libreria di qualsiasi donna romantica!