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LA DONNA DI GIADA di Mary Jo Putney
Titolo originale: The China Bride
© I Romanzi Mondadori n° 515
Genere: storico (Cina, Inghilterra, Scozia)

*A cura di Silvia
Troth, figlia di una concubina cinese e di uno scozzese, è l'interprete di Kyle Maxwell, un inglese in viaggio in Oriente in seguito a un lutto che l'ha profondamente segnato.
Ma Kyle non si accontenta di visitare la Cina turistica, quella a cui si può avere normalmente accesso, perché ha un desiderio che va oltre le normali possibilità: vuole andare al tempio di Hoshan, nei pressi di Canton, un luogo assolutamente vietato e protetto da occhi indiscreti. Convince Thoth a seguirlo in quello che si rivelerà un vero e proprio suicidio. Catturato e condannato a morte, sentendosi responsabile per aver coinvolto la giovane donna nella sua folle impresa, troverà il modo di farla fuggire e regalarle, in questo modo, un futuro sicuro in Inghilterra, a Londra, presso la sua famiglia. Ma a Troth, sarà sufficiente?

La Putney ha scritto questo romanzo ispirandosi, in parte, alla sua infanzia. È cresciuta con le storie sull'Oriente che le raccontava la madre (vissuta in Cina), indossando gioielli e meravigliosi abiti ricamati acquistati dalla nonna "dall'uomo della seta". Tutto questo, come lei stessa afferma, non l'ha resa un'esperta, ma le ha indotto un sincero interesse per questa cultura così antica, affascinante e ancora oggi ricca di misteri.
Con Kyle e Troth ha voluto costruire un ponte immaginario tra oriente e occidente, facendo scontrare due persone con radici profondamente differenti, che con l'amore, abbattono ogni tipo di barriera.
L'amore che racconta non è facile. Affatto.
Siamo nel 1832 e il clima è politicamente caldo; gli europei, convinti che il commercio sia un loro diritto, iniziano a introdurre illegalmente l'oppio in Oriente gettando le basi per la guerra che scoppierà sette anni dopo (la famosa Guerra dell'Oppio) e causando la dipendenza da droghe di milioni di persone. È in questo contesto storico, descritto con grande precisione, nonostante qualche libertà che l'autrice ha dichiarato di essersi presa, che prende vita la storia di Kyle e Troth.
Kyle lo conosciamo nel romanzo "La pazzia del cuore" dove apprendiamo quanto la vita l'abbia già messo alla prova: è un uomo che accetta di esistere, ma si nega il diritto di amare. Decide di andare in Cina per allontanarsi da una realtà opprimente, ma il suo, più che un viaggio, è una vera e propria fuga.
Inaspettatamente si scontra con Troth Mei-Lian (Bel Salice) una donna gentile, disponibile, con la speranza dipinta negli occhi, tutte doti che lui ha perso da molto tempo, ma a cui non riesce a essere indifferente, nonostante le innumerevoli reticenze.
Il suo cuore ormai è terra arida e non vuole certo rendere infelice una persona speciale come lei, regalandole illusioni, ma negandole certezze. Mai uno slancio, un gesto amorevole, una carezza sentita… ma forse quello che si fatica a dare non è detto che non sia amore… e forse Kyle è solo dannatamente troppo nobile. Sarà Troth, con il suo equilibrio interiore e la sua innegabile dose di saggezza, a fargli comprendere che tutti meritano una seconda opportunità per essere felici.
Un romanzo molto ben bilanciato. Nonostante una trama ricca, la Putney non perde mai di vista i suoi personaggi che godono di un'ottima caratterizzazione e di un'evoluzione introspettiva coinvolgente e convincente.
Una storia drammatica in un contesto altrettanto teso, che non mancherà di appassionare… a voi l'emozione di scoprire quanto.

Trilogia
1. The Wild Child --> La Pazzia del Cuore
2. The China Bride -- La Donna di Giada
3. The Bartered Bride


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