A cura di Silvia (2001)
Voto:
"Ho voluto
raccontare la storia di un grande amore e di grandi sacrifici, del
trionfo del coraggio sulla tragedia, e dell'oscurità che ha avvolto la
Russia per gran parte del ventesimo secolo.
Il Cavaliere d'Inverno parla di speranza: perchè anche nei momenti più
terribili è possibile una vita migliore, e nemmeno un'ideologia
schiacciante può distruggere l'amore." Paullina
Simons
A mio parere ci sono libri normali
e libri con l'eco. I primi li inizi,
li termini, ti soddisfano poco o tanto e vengono immediatamente riposti
in libreria. I secondi sono quei romanzi che una volta terminati non
vogliono lasciarti, non riesci neppure a toglierli dal comodino.
Continui a sentire le voci dei personaggi, vivi ancora le loro vite e,
soprattutto, non riesci a prendere in mano un altro libro, perché sai
che non potrà mai eguagliare quello appena letto, perché non sei pronto
ad abbandonare quella meravigliosa storia che ti ha fatto sognare ad
occhi aperti per giorni e giorni.
Il Cavaliere d'Inverno è senza ombra di dubbio un libro con l'eco.
Leggetelo e ditemi, se voltata l'ultima pagina, non vi continueranno a
scorrere davanti agli occhi le immagini di una Leningrado distrutta
dalla guerra, i volti pallidi e affamati di una popolazione messa in
ginocchio dalla fame e dalla miseria, il caldo sole di Lazarevo che
sembra poter spazzare via le brutture del mondo per regalare nuove
speranze e i visi, ora gioiosi, ora disperati di Tatiana e Alexander.
Nonostante le numerose pagine sarà una lettura veloce e sofferta;
impossibile posare il libro senza conoscere l'epilogo. Impossibile
conoscere l'epilogo e non comprare il seguito.
Tutto ha inizio il giorno in cui Hitler dichiara guerra alla Russia e
quello stesso giorno Tatiana conosce il suo Alexander, senza sapere che
lui già frequenta sua sorella Dasha. Nonostante siano attratti l'una
dall'altro il loro sembra un amore impossibile, ostacolato dal senso
dell'onore, da un segreto inconfessabile e dalla guerra, che impedisce
il nascere di ogni sentimento che non sia di odio e distruzione.
Ma il legame che unisce Tania e Alexander si dimostrerà più forte di
tutto.
Il Cavaliere d'Inverno è senza dubbio una delle più grandi, belle e
drammatiche storie d'amore mai scritte. È un crescendo di
emozioni,
dolore, morte, eppure, nella tragedia, la speranza di due persone che
lottano per avere un futuro insieme è una fiamma che non si spegne.
Preparate i fazzoletti, perchè non commuoversi sarà impossibile.
Un romanzo epico, da custodire gelosamente in libreria e nel cuore.
Saga
1· The Bronze Horseman-
2· Tatiana & Alexander - Tatiana
& Alexander
3· The Summer Garden - Il
Giardino d'Estate
Estratto
(© Il Cavaliere
d'Inverno ed.
Sonzogno pag. 35)
(...) Era un giorno perfetto. Per cinque minuti non ci fu nessuna
guerra, in quella magnifica domenica di giugno a Leningrado. Alzando
gli occhi dal gelato, vide un soldato che la fissava dall'altro lato
della strada. Non era una presenza insolita a Leningrado, dove era di
stanza una guarnigione. La città era piena di soldati. Vederli per
strada era come vedere anziane signore con le borse della spesa, o
gente che faceva la fila, o birrerie. Normalmente Tatiana si sarebbe
limitata a dargli una rapida occhiata, ma quel soldato la fissava con
un'espressione che non aveva mai visto prima. Smise per un attimo di
mangiare il gelato.
Il suo lato della strada era già immerso nell'ombra, mentre quello dove
si trovava lui galleggiava nella luce del pomeriggio. Lei lo fissò e
nell'attimo in cui guardò il suo viso, sentì qualcosa muoversi dentro
di lei; muoversi, le sarebbe piaciuto dire, impercettibilmente,
ma non era vero. Era come se il cuore pompasse sangue il doppio del
normale, inondando tutto il corpo.
Battè le palpebre e il respiro si accelerò. L'immagine del soldato si
sciolse sul marciapiede sotto il sole giallo pallido.
L'autobus arrivò e le coprì la visuale. (...)