A cura di Silvia (2007)
Voto:
Una volta terminato questo romanzo mi sono chiesta cosa
solitamente mi fa apprezzare un libro e la risposta è stata ovvia: la
storia, lo stile dell'autrice, i personaggi e direi quello
maschile in modo particolare.
Visto che la storia non è nulla di originale e lo stile è nella media,
puntavo tutto proprio sul "lui" della situazione, che invece, ahimè, ha
rovinato tutto.
Wynter ha vissuto gran parte della sua vita nel deserto tra i beduini (e si vede ve l'assicuro)
e quando torna a Londra con i suoi due figli l'attende un mondo di cui
non intende accettare una sola regola (a volte mi sono chiesta se
invece non le capiva queste regole, perché il ragazzo è proprio duro di
comprendonio). E così sua madre Adorna pensa bene di
assumere un'istitutrice per educare i piccoli selvaggi e magari per
dare una raddrizzata anche a Wynter che porta l'orecchino, tiene i
capelli
lunghi, parla a sproposito, cammina scalzo, e per dirla in parole
povere è
proprio uno zoticone maleducato e ignorante.
Come la povera Lady Charlotte, istitutrice oltre che fondatrice della
Scuola per Governanti, si innamori di lui, per me è un mistero ancora
più grande di quello del Santo Graal.
Lei è educata, raffinata e colta (ma
anche un bel po' lagna), un vero
esempio da seguire, e si fa soggiogare da un uomo la cui migliore
dichiarazione d'amore è "Una donna ama il suo uomo. La sua vita
ruota attorno al sole che è il suo uomo. Ma un uomo, come il sole, non
ama una donna. Splende sulla propria donna, riscalda la propria donna,
protegge la propria donna, ma il sole non ama come ama una donna."
E quando alla domanda sarcastica di lei "Così, per essere scaldata e protetta dovrei
sposarvi?" lui contentissimo risponde "Adesso capite!" mi è sorto un
dubbio amletico: ma ci
fa o ci è?!
Anche il chiamarla continuamente Lady Miss Charlotte,
se all'inizio può sembrare un errore innocente dettato dai due neuroni
che nel cervello di Wynter faticano a socializzare, dopo 250 pagine
assume
un suono molto vicino al gesso sulla lavagna.
A completare il quadretto ci sono poi i due figli di Wynter, Robbie e
Leila, decisamente più educati del padre nonostante nel deserto ci
siano addirittura nati. Il loro modo di parlare non ha filtri e vanno
arginati per l'eccessiva vivacità, ma hanno una proprietà di linguaggio
da far invidia alla prole dei reali inglesi, una cosa veramente
eccessiva, anche
per i dieci anni del maggiore. Devo dire che questa sforzata e
innaturale maturità è molto ricorrente quando nel romance ci sono dei
bambini, ma se si pensa che questi non hanno neppure avuto
un'educazione, cavolo, o sono dei geni o l'autrice si era
fumata qualcosa di davvero buono mentre scriveva!
Leggete un po':
- Gli uomini non amano le donne.
Leila arricciò il naso. - Questo è stupido. Chi te l'ha detto?
- Barakah, il mio padre del deserto.
Appoggiandosi alla sua spalla Leila dichiarò: - Si sbagliava. Guarda
quel Lord Bucknell. Ama la nonna.
Robbie li raggiunse, appoggiandosi all'altra spalla di Wynter. - Papà,
sai che è così. La guarda trasognato.
- E poi se è vero che gli uomini non si innamorano - Leila incrociò le
braccia sul petto - non mi innamorerò mai.
Attirandola sul suo ginocchio, Wynter spiegò: - Una donna deve
innamorarsi per essere felice.
Leila puntò il dito verso il suo petto. - Io non mi scioglierò per un
uomo che crede di essere il sole, o altro, e vuole che cosparga di
petali di rose il suo cammino.
- Non ho mai preteso petali di rose - ribatté Wynter
- No, vuoi semplicemente che la mamma… - Leila si interruppe, alzando
il mento - la mia nuova mamma, ti adori mentre tu non ti senti in
dovere di prestarle troppa attenzione.
- Mi piace questo! - disse Robbie - Sono contento di essere un uomo.
Wynter guardò male suo figlio, poi si rivolse a Leila - Questo non è
vero.
- Ti piacerebbe papà - disse. - Potresti essere pigro. Dovrebbe fare
lei tutta la fatica, e se il vostro matrimonio non funzionasse
biasimeresti lei.
- Sei una bambina. Non Capisci.
E qui mi fermo, aggiungendo: possibile che una bambina (la più piccola
dei due fratelli tra l'altro!) abbia più sale in zucca di quel
maschilista del padre?
L'unico personaggio quasi normale mi sembrava Adorna, invece… il figlio
doveva pur aver preso da qualcuno ! La sua aurea di calma e saggezza
si sgretola proprio nelle ultime pagine e aveva già iniziato
a vacillare con il rifiuto di sposare il suo corteggiatore
pretendendo di diventarne l'amante (ma
perché poi?). La scena
finale in cui Lord Bucknell travestito da Diabolik, con la sola
aggiunta del mantello rigorosamente nero, scende dalla carrozza e la
rapisce, poteva essere anche ironica, ma in un libro che procede a
zoppo galletto per trecento pagine mi è parsa quasi patetica.
Concludo. Se leggete un romance per calarvi anima e cuore nella storia
e vivere l'amore romantico che viene narrato, scarterei questo titolo a
priori. Invece se solitamente i personaggi sopra le righe vi fanno fare
due risate e questo vi basta, potete provare. Ma non dite che non siete
stati avvertiti
Serie "Governess Brides"
1. Rules of Surrender -- Gli Uomini Non Sanno Amare
2. Rules of Engagement -- Fuoco di Passione
3. Rules of Attraction -- Regole d'Amore
4. In My Wildest Dreams -- Nei Sogni Più Audaci
5. Lost in Your Arms -- Incerti Ricordi
6. My Favorite Bride -- La Prescelta
7. My Fair Temptress -- Adorabile Tentatrice
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