A cura di Silvia (2007)
Voto:
Matthew e Finnea si incontrano per caso in Africa, su un
treno, poco prima di un disastroso incidente ferroviario. Praticamente
non si conoscono neppure, ma in un momento di grande bisogno traggono
forza l'uno dall'altra. Poi ognuno ritorna alla propria vita, ma a
Boston, il destino li rimette sullo stesso cammino e questa volta non
per pochi istanti…
Devo dire che il romanzo mi ha conquistata da subito. È profondamente
introspettivo, malinconico, drammatico.
L'autrice, assolutamente da scoprire, ha saputo creare due personaggi
pieni di spessore, due figure irriducibilmente malinconiche e affrante
che si pongono, nei confronti della vita, in maniera del tutto
differente.
Finnea è apparentemente solare e divertente. Quando la conosciamo ci
sembra la classica ragazza senza un solo problema al mondo. Per lo meno
senza un solo problema che la scalfisca. Ma dietro un'allegria quasi
contagiosa e a un indole selvaggia e irriverente, nasconde un
microcosmo fatto di dolore e perdite.
Matthew invece vede la sua pena riflessa nello specchio, ogni giorno.
Una cicatrice gli deturpa il viso e gli provoca forti ed improvvise
emicranie con conseguente e momentanea perdita della vista. Un tempo
pittore, ormai dell'artista di una volta non è rimasto più nulla, così
come dell'uomo. Ora è solo pieno di rabbia e di tristezza e neppure la
figlia riesce più a donargli la serenità perduta.
L'incontro con Finnea è una luce nel buio della sua esistenza, ma così
come la vuole, allo stesso modo la respinge. Ma Finnea è una
protagonista caparbia e soprattutto forte; una donna che non si arrende
e che crede nell'amore: Matthew ha bisogno di lei, ne è certa, e non
saranno i suoi rifiuti a farle cambiare idea.
La trama è articolata, ci sono vari flash back che riportano al passato
di Finnea e Matthew e ogni inizio capitolo è anticipato dalle pagine
del diario del protagonista… "La incontrai su un treno in
Africa. Un attimo prima ero solo, subito dopo lei era lì sul vagone
aperto. La fitta giungla verde ci circondava. Strano come la vita,
talvolta, possa arrivare a una svolta così in fretta e
inaspettatamente, come semplici secondi o ore possano cambiare il corso
di una vita intera." Parole toccanti e indimenticabili. Si
impara a conoscerlo attraverso varie sfaccettature e quest'uomo, chiuso
verso il mondo intero, poco alla volta ci appare in tutta la sua
vulnerabilità.
Ma Finnea non è da meno. Nel momento stesso in cui potrebbe avere
tutto, la paura di non essere all'altezza la paralizza. E dopo tanti
sforzi si ritrova a dover fare un passo indietro. Sono entrambi
profondamente umani, fragili e spaventati.
Non voglio addentrarmi oltre nella trama per evitare di svelare troppo,
ma è un romanzo che consiglio, uno di quelli che lascia il segno. È
raffinato e di grande sensibilità, scritto in modo coinvolgente, con
grande cura e ricercatezza e affronta l'amore nei suoi molteplici
aspetti.
Conosciamo i protagonisti, viviamo la nascita di un sentimento
ostacolato dalla paura, scopriamo quanto sia difficile essere padre e
ancor di più madre di una bambina non propria. Mi sono accorta di
leggere in silenzio, cercando di non far rumore, come se fossi
spettatrice invadente, come se non avessi il diritto di disturbare due
persone che stanno tentando di mettere insieme i cocci della loro vita.
E contrariamente a tanti romance in cui il finale è troppo happy per
sembrare vero… qui è bellissimo.