A cura di Silvia (09/2014)
Voto: (- - - - -)
Recensione V.M. 18
Mhhh... non so da che parte iniziare, perché come ben sapete
io e gli erotici abbiamo un rapporto abbastanza complicato che sfiora
la totale indifferenza. Detta così, non sembra nemmeno una roba
complicata, io vado per la mia strada e loro per un'altra... il bello è
che a volte c'incontriamo e io ogni volta provo a darci una nuova
possibilità.
Samaritana? No.
Masochista? Forse.
Per ora ho promosso solo Schiava per Vendetta
dell'autopubblicata Ann Owen; è incredibile che l'unico romanzo che
abbia saputo intrigarmi non rientri nemmeno tra la moltitudine di libri
che ci hanno rifilato nove Case Editrici su dieci, ma vi dirò... mi fa
pure piacere. Non che quello che penso freghi a qualcuno, ma è uno
smacco non da poco.
Ma veniamo a Ballando
con il Fuoco che dalla premessa sembra
essere l'ennesima ciofeca.
Invece no.
Ballando con il Fuoco intanto è scritto bene e non è un dettaglio da sottovalutare, perché molte autrici erotic-romance si dedicano alla cura degli amplessi e si dimenticano del lessico, usando sì e no tre aggettivi in croce che si alternano per trecento pagine. Edy Tassi invece ci sa fare e sicuramente una storia piccante unita a uno stile curato le hanno permesso di conquistare il cuore di molte lettrici. Io però sono una vecchia volpe (scafata, navigata, ormai da rottamare) e anche se mi faccio infinocchiare da una bella penna con gli erotici non ci casco, leggasi: gli uomini coi membri d'acciaio mi fanno un baffo!
Nicholas rientra sicuramente in questa categoria, non per
niente già dal primo capitolo ce l'ha duro come una pietra, gli basta
scorgere Arianna esibirsi in uno strip-club che il potere di Medusa gli
colpisce le mutande. E dire che è una sua allieva e nonostante l'abbia
vista ballare in sala prove infinite volte, mai gli aveva fatto
un effetto simile (ahhh,
il potere di un perizoma!).
Fortunatamente comunque i due non si rotolano tra le lenzuola dopo
quindici pagine o il libro sarebbe volato fuori dalla finestra. Però
c'è da subito il solito gioco fatto di sguardi, orgasmi telepatici,
pensieri
lussuriosi, ma potevo pretendere qualcosa di diverso da un romanzo
erotico? Probabilmente no. Quindi ho continuato a leggere forte di
questa convinzione, spoglia di ogni pregiudizio, finché un piccolo
particolare ha smontato tutti i miei buoni propositi e la
passione del momento.
Arianna si depila.
Ok. Chi non si depila...
Però depilarsi secondo l'arte topiaria è una pratica che mi mancava.
Arianna ha la Jolanda a forma di cuore
Oddio, forse non dovrei soffermarmi su certi particolari, ma
purtroppo sono quelli che in tutta la mia carriera di lettrice hanno
sempre contribuito a spostare l'ago della bilancia.
E me lo dico da sola.
Sono una persona orribile, perché Ballando con
il Fuoco ha
una
trama che non prevede solo sesso in tutte le angolazioni possibili, ma
affronta anche varie problematiche analizzando i personaggi in
posizioni diverse dall'orizzontale. Eppure so già che ogni
volta che mi
cadrà l'occhio sulla copertina del libro penserò alla Jolanda di
Arianna.
Ma si può?
Per questo ritengo che i dettagli lasciati alla fantasia del lettore funzionino meglio dei particolari esplicitati, e siccome nei romanzi erotici si cerca sempre il pelo nell'uovo (giusto per restare in tema) devo smetterla di leggere questo genere.
Comunque lo ammetto, è una mia pecca, in fondo il particolare in questione non è funzionale alla storia, eppure me lo sono trascinato dietro per tutta la lettura come un'inutile ostentazione. In fondo a cosa serve? Rende Arianna più desiderabile?
Nonostante tutto Ballando con il Fuoco è una spanna sopra rispetto ad altri romanzi spacciati per capolavori dell'erotismo e buoni solo per togliere il grasso dalle padelle. Per cui vada per le tre stelle, anche se non piene.
Sinceramente la prima metà non mi ha entusiasmata, originale l'ambiente della danza, però troppo paraculo Nicholas che vede in Arianna solo tecnica e zero passione e poi le offre dei soldi purché si esibisca davanti a lui in siparietti V.M.18. Un conto è ballare, un conto sculettare. Un conto è farlo mezze vestite, un conto è farlo mezze nude. Però a lei serve della moneta sonante e quindi perché non riempirsi le tasche stuzzicando un uomo che non le è nemmeno del tutto indifferente? Chiamala zoccola scema!
La seconda parte invece si colora di emozioni e
sensazioni, ed è un'ottima cosa che un erotico riesca a mettere sul
piatto della bilancia tutto questo senza scadere nei soliti banalissimi
cliché del tipo "ti ho
sempre sbattuta come un tappeto pieno di
polvere, ma in realtà ti ho sempre amata tanto".
Quindi capisco perché il romanzo di Edy Tassi sia piaciuto a
tante, ma capisco anche che sul mio piatto della bilancia pesa di più
un
cuore che batte per il primo bacio di un orgasmo multiplo. E per ora,
passo e chiudo!