A cura di Silvia (12/2011)
Voto:
Ho conosciuto Silvia
Scibilia con
Ghiacciolo con Nutella, una lettura che mi aveva intrattenuta e
divertita, ma con 6 in Stand-by mi sono ritrovata alle prese con un
romanzo ben diverso, privo di tutti quei fronzoli che
contraddistinguono la letteratura romantica per antonomasia. Eppure 6
in Stand-by racconta una storia d'amore. Vera, attuale, divertente,
amara, passionale... lo specchio della vita coniugale di moltissime
coppie.
A colpirmi subito è stata la narrazione a due voci. Laura e
Massimo raccontano - alternando presente e passato
- i
dieci anni della loro storia. La conoscenza, l'innamoramento, il
matrimonio e poi la crisi. La storia inizia con Laura che mette in
"stand-by" Massimo, perchè è tanta l'abitudine che non sa più
distinguere quello che ha da quello che vorrebbe avere.
Messo
in attesa come un
computer che per quanto importante non ha un'anima. Per Laura neanche
io ce l'ho, è l'inevitabile sillogismo. Come un televisore, uno stereo,
un videoregistratore, come il monitor qui davanti dove un logo saltella
da un angolo all'altro. Dovrei saltellare anch'io secondo lei,
improgionato in un mondo virtuale in attesa che lei decida sulla mia
vita. Spengo il computer, meglio spento che in stand-by, per lo meno è
uno stato definitivo. |
Laura è una svagata cronica, irrazionale, istintiva, volubile e sempre disponibile, a tal punto che si è imposta ben poco nel rapporto di coppia credendo che la felicità degli altri potesse essere anche la sua. Ma soprattutto ha creduto di poter cambiare, di poter diventare una moglie perfetta, oltre che una madre esemplare.
Massimo dal canto suo è stato subito attratto da questa tipica bellezza siciliana, così calda, passionale, disinibita. Ma Massimo è anche e soprattutto una persona quadrata, un uomo razionale e nonostante gli iniziali tentativi di allontanarla, il cuore si è ritrovato coinvolto quanto il corpo. E poi le cose sono venute da sè... stare insieme, amarsi, sposarsi, avere un figlio...
L'autrice riesce a dar vita a una storia semplice, ma ricca di sfumature e soprattutto curatissima dal punto di vista psicologico. Laura e Massimo sono persone vere, così come i personaggi che li circondano. L'impenitente Stefano, l'insopportabile Loredana, l'opportunista Sara. E la Sicilia. Calda, avvolgente, magica, moderna e al contempo antica.
Ma in particolare l'autrice parla di seconde possibilità.
Laura e
Massimo sono vittime della loro pigrizia e magari vigliaccheria, spesso
si vuole pensare che vada tutto bene solo perchè è più comodo
così. Ma la vita è difficile da vivere, e in due forse lo è
ancora
di più, a tal punto che ti chiedi se in un rapporto l'indifferenza e
l'apatia possono
avere un peso maggiore di un tradimento o di una bugia.
Che sia l'accomodante Laura a prendere una decisione tanto estrema, a
rimettere la sua vita e di conseguenza quella degli altri, in
discussione, lascia tutti di sasso. Ma nessuno sa che Massimo, il "vero
uomo" (almeno tutti lo vedono così) non è esente da difetti e ha fatto
l'errore di trattare sua moglie come una bambola invece che come una
donna...
È tra errori, sorrisi, ripicche, porte sbattute in faccia e poi riaperte che prende vita un romanzo vero e schietto in ogni sua singola pagina, scritto bene, dai dialoghi pungenti, emozionali, diretti.
Non posso far altro che consigliarlo, Silvia Scibilia si meriterebbe un posto in prima fila tra le autrici italiane, ma sono certa che il successo che si merita è alle porte.
intervista all'autrice (2008)
intervista all'autrice (2011)