A cura di Silvia (11/2017)
Voto:
Non voglio immaginare prati, voglio attraversarli correndo. |
Pelle d'oca e brividi.
Mamma mia, era da tanto che non mi capitava, ma ci sono state un paio
di situazioni in questo libro che mi hanno davvero accelerato i battiti
del cuore e rizzato i peli delle braccia. Per la gioia, certo, ma
soprattutto per la paura che i due protagonisti potessero perdere tutto
il loro meraviglioso universo fatto di alberi, prati, fiori, stelle...
Noah e Jude hanno iniziato a negoziarsi il mondo fin da quando erano
piccoli, sono gemelli, sono inseparabili - se uno si ferisce, l'altro
sanguina - ma sono anche profondamente diversi e ignari di
come alcuni baratti, possano portare tanto alla rovina quanto alla
salvezza.
Ad accomunarli una passione sfrenata per l'arte, ma anche questo amore
lo vivono ognuno a modo proprio.
Noah dipinge nella sua testa prima ancora che sulla tela, trasforma in
un quadro ogni emozione, pensiero o situazione. È introverso,
insofferente, per molti quasi imbarazzante, ma la sua anima è una
tavolozza con infinite sfumature che aspettano solo di essere catturate.
Jude invece è fin troppo estroversa, sembra essere costantemente in
rotta di collisione con tutti, in primis con la madre, e la sua arte la
tiene solo per sé.
Avere tredici anni è un grandissimo casino, ed è Noah a raccontare
questo periodo meravigliosamente difficile, con la sua voce ancora
stridula, i sogni a cielo aperto e un arcobaleno al posto del cuore. Ci
parla del legame fortissimo con la madre, l'unica in grado di capirlo
davvero, degli attriti con il padre, di una sessualità che non riesce
più a contenere e di Brian, il ragazzo con gli occhi di rame che
colleziona meteoriti.
Quando è Jude a prendere la parola, la scena si sposta di tre anni in
avanti e i due gemelli
sono irriconoscibili. Sembra quasi che si siano
scambiati di corpo.
Noah non brilla più. Si è spento. Del ragazzo speciale di un
tempo non c'è traccia, è diventato come tutti gli altri: un
sedicenne schifosamente conformista. Fa sport, esce con le ragazze (whaaat?!),
organizza feste e le sue dita non stringono più matite e carboncini.
Jude invece ha deciso di indossare l'uniforme di Ragazza Invisibile.
Parla con la nonna morta, controlla su internet quale malattia potrebbe
aver contratto, recita occulte preghiere e si porta dietro amuleti
anti-disgrazia. È la custode silenziosa di suo fratello, perché ormai
non si parlano quasi più. Sono diventati due estranei, ed è inevitabile
chiedersi il perché.
Le risposte arriveranno poco alla volta, prima scopriremo tanto altro.
Di come Oscar, il ragazzo dalla chiacchiera sempre pronta con un
curriculum di trasgressioni e peccati da far invidia a James Dean, si
intrufolerà nella vita di Jude. Di come Noah tre anni prima, abbia
perso se stesso. Di come l'amore non possa - non debba - essere
sbagliato, mai. Di come i sensi di colpa possano ridurti
in cenere.
L'amore fa,
l'amore disfa. Ne derivano con pari tenacia gioia e crepacuore. |
Ti Darò il Sole è
un romanzo che parla di sentimenti a trecentosessanta gradi ed è la
cosa che mi è piaciuta di più in assoluto. Non c'è legame, da quello
genitori/figli a quello fratello/sorella che non ti riempa il cuore di
tremila emozioni diverse. E non ci sono parole per rendere giustizia
allo stile di Jandy Nelson e alla storia che ha creato, una storia che
non lascia niente al caso, capace di tenerti sulle spine e di farti
tremare.
Meraviglioso ogni riferimento all'arte, a come nasce un'opera e a come
quel preciso istante possa renderti libero o imprigionarti per sempre.
Stupendi Jude e Oscar, devastanti Noah e Brian. C'è poi una componente
mistica che, per assurdo, rende il tutto ancora più vero; in fondo è
così strano cercare nel sovrannaturale quelle certezze che la vita vera
non vuole darti?
Capisco perché abbia vinto l'edizione 2017 di Mare di Libri. Di
romanzi in grado di sconvolgerti ce ne sono pochi, di storie che
continuano a seguirti una volta che le hai terminate ancora meno. Io li
ho ancora qui con me Noah e Jude. Li vedo. Lui, sul tetto di casa a
perdersi nell'infinito di un cielo carico di promesse. Lei, sulla panca
di una chiesa, mentre incrocia l'obiettivo di Oscar. So che troveranno
la loro strada. So che non sarà facile. Ma io sarò con
loro... ♥