Switched, il segreto del regno perduto
di Amanda Hocking

A cura di Silvia  (03/2012)
Voto:


Ho aspettato parecchio prima di pubblicare questa recensione per diversi motivi, ma soprattutto perchè la mia, essendo più che altro una critica, volevo che fosse il più costruttiva possibile. Oggettiva, no, questo non lo pretendo.

Switched non mi è piaciuto. Ho letto tanti young adult, alcuni belli, altri meno, come accade per tutte le cose, ma Switched forse è il titolo peggiore che mi sia mai capitato sotto mano. E forse potevo aspettarmelo (mea culpa...).

La giovane autrice Amanda Hocking come tutti ormai sapranno si è autopubblicata, e dopo aver ottenuto nel web un successo inaspettato, è riuscita ad appropriarsi anche del mercato editoriale cartaceo, oltre che di quello virtuale. Perchè tutte le Case Editrici avessero rifiutato i suoi scritti e poi l'abbiano cercata, mi sembra un po' la solita storia della corsa all'oro, ma non entro in questo discorso o scriverei un poema.

Switched parla di una ragazza, Wendy che scopre di appartenere al mondo magico e fatato dei troll, simpaticamente chiamati trylle, perchè loro non sono brutti, bassi e con tre ciuffi di peli in testa, ma alti, belli e dalla chioma fluente e ribelle. E fin qui niente di male... 

La storia inizia quando Wendy è ancora piccola e la madre, convinta (a ragione) che quella non sia sua figlia, tenta di ucciderla (anche qui vorrei dire "a ragione", ma fate finta che non l'abbia nemmeno pensato). Anni dopo la nostra protagonista scoprirà la verità sulle sue origini grazie a Finn, un misterioso ragazzo che conoscerà a scuola, il quale la riporterà a casa, dove una serie di doveri e incombenze l'attendono...

Allora... non voglio nemmeno parlare di "banalità della storia", il tocco di originalità c'è anche, non lo nego, che poi la struttura sia simile a quella di un milione di altri young adult, ormai non è più nemmeno un difetto. Lo scheletro può essere anche quello, è tutto il contorno che deve dare al romanzo quel "più". Peccato che Switched non ne abbia nemmeno uno.

Il primo insormontabile difetto, che sta all'origine del libro, è la mancata revisione da parte di un editor a cui tutti gli autori, anche i migliori e già affermati, non possono fare a meno. Ed è probabilmente anche l'unico, perchè sono certa che in caso contrario ne sarebbe uscito, non un capolavoro, ma qualcosa di piacevole. Sicuramente la storia che l'autrice aveva in testa era bella, avventurosa, piena di magia e pathos, ma purtroppo non arriva. Le situazioni si susseguono senza emozionare. Alcuni passaggi sono di una prevedibilità e scontatezza quasi imbarazzante. I dialoghi e i pensieri buttati lì... quando la protagonista capisce di amare Finn io mi sono solo chiesta "Ah sì? E quand'è successo?". I personaggi stessi non hanno un minimo di approfondimento psicologico. Non basta scrivere "Wendy aveva un brutto carattere" per etichettarla in questo modo. Le parole, soprattutto in un libro, vanno motivate.

Ormai il tempo me l'ha insegnato, non è la storia che fa il romanzo, ma in primis l'autore, il suo stile. Con Switched non ho provato nulla, la lettura proseguiva con un distacco crescente (sì, crescente, perchè l'inizio è sicuramente la parte migliore) e soprattutto l'autrice non ha saputo creare aspettattive. Per come finisce il romanzo avrei dovuto desiderare in modo sviscerale il seguito, invece non ne sento la mancanza.


Trilogia Trylle

1. Switched - Switched, il segreto del regno perduto
2. Torn - Torn, ritorno al regno perduto
3. Ascend - Ascend, il regno ritrovato


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Titolo originale

Switched

Casa Editrice 
Fazi Editore
Collana Lain

Genere
young adult, paranormale

Prezzo € 12,00
Pagine
  320