A cura di Silvia
Voto:
Red come rosso. Rosso come
sangue. E il sangue che serve è quello di Gwendolyn dodicesima
viaggiatrice nel
tempo, nonché l’ultima. Colei che può chiudere il cerchio e svelare il
segreto. Ma procediamo con ordine. Gwendolyn
non sa di possedere il gene per viaggiare nel tempo, la predestinata
doveva
essere sua cugina Charlotte, ma un giorno “zac” si smaterializza per
ritrovarsi
nella sua stessa casa ma in un tempo diverso, e la stessa cosa le
succede
il giorno
dopo… Panico. La sua vita sta per cambiare radicalmente, sua cugina era
stata
adeguatamente preparata, ma lei no. Lei non sa niente di etichetta,
lingue
straniere, scherma, violino e balli. Lei è solo una studentessa, una
normale
ragazza che parla coi fantasmi. Ok, tanto normale non è. Ma questo dono
le
bastava, viaggiare nel tempo no, non le piace… è pericoloso. E ancora
più
pericoloso sarà scoprire che i viaggiatori hanno una missione e che ad
affiancarla ci sarà Gideon, il ragazzo più bello che abbia mai visto.
Ma anche
il più arrogante...
Parto subito con una bella
stroncatura.
Le prime 100 pagine mi sono sembrate lente. Non facevo che
chiedermi “Ma quando inizia la storia?”… una marea di personaggi, tutti
ben
tratteggiati, questo sì, ma comunque tanti. E tante le situazioni,
tanti i dialoghi,
tante le frasi buttate lì che all’inizio hanno un senso relativo (che
poi
diventerà assoluto) perché servono come introduzione.
Le successive 100 pagine mi hanno
risollevato lo spirito. Della serie eppur
si muove.
Qualcosa finalmente succede... la
storia sembra decollare, le situazioni si fanno intriganti e la
curiosità mi porta anche a sfogliare le pagine indietro, quelle che
trovavo noiose e che si rivelano tutt'altro. E poi le ultime 130 pagine
le ho divorate e sono rimasta come un'ebete a
fissare le ultime parole l’avventura
continua…
Lo
sapevo che il romanzo fa parte
di una trilogia e io ODIO le saghe, ODIO l’attesa, ODIO le cose tirate
per le
lunghe, ma trattandosi solo di 3 libri mi sono fatta coraggio. E
nonostante
l’iniziale scetticismo ho fatto bene, soprattutto perché il seguito,
Blue è già
uscito. Se avessi dovuto aspettare mesi e mesi non l’avrei presa bene e
soprattutto avrei rischiato di dimenticarmi tutti i nomi dei componenti
della
famiglia Montrose e De Villiers, per non parlare dei Guardiani, dei
compagni di
scuola della protagonista, dei vecchi Viaggiatori e dei personaggi del
passato.
Insomma adesso che sono fresca fresca ho voglia di sapere cosa
succederà in Blue.
Il romanzo è ben scritto, veloce
da leggere, è solo la parziale noia iniziale ad avermi arenata, perché
Red è e
resta il libro d’apertura quello che per forza di cose è introduttivo e
io, da
brava lettrice impaziente, non vedo l’ora di essere catapultata nella
storia.
Be’ adesso ci sono dentro fino al collo. Mi aspetto quindi grandi cose
dai
prossimi due, perché i presupposti ci sono tutti. Una protagonista
moderna e
simpatica dalla battuta sempre pronta, un passato misterioso che
avvolge la sua
nascita. Un protagonista affascinante che le fa subito battere il
cuore. E un
corollario di personaggi ben delineati, dove “buoni e cattivi” sono
probabilmente e sapientemente mischiati, dove ancora non si sa da che
parte
stia il bene e il male (tranne forse nelle ultimissime due pagine). E
questa
cosa mi è piaciuta.
Finalmente un young adult che si
discosta dai soliti, ormai
tutti uguali, dove furoreggiano licantropi, vampiri
e compagnia bella. Romanzi abbelliti da accattivanti copertine che
servono solo
come specchietto per le allodole, ma che sono uno la fotocopia
dell’altro. Finalmente
un young adult (ma non solo) originale e degno di questo nome,
particolarmente indicato per
chi ama – come me – i viaggi nel tempo!