A cura di Silvia (11/2017)
Voto:
Sarà che ultimamente sto selezionando accuratamente le mie letture
evitando perlopiù di buttarmi alla cieca sulle novità, ma sto leggendo solo cose belle. Ed
è una gioia. Una gioia grandissima! Era da tanto che aprendo il sito
non vedevo file e file di recensioni a 4 stelle!
Ma iniziamo facendo un passo indietro. Quando a giungo, durante
l'incontro con Lisa Williamson a Mare di Libri si è parlato di
romanzi per ragazzi a tematica transgender, a detta
dell'intervistatrice l'unico titolo uscito, oltre a L'Arte di Essere Normale (qui
la recensione), era George
di Alex Gino (link Amazon qui). Sbagliato! Avrei voluto
alzare la mano, ma odio fare la maestrina, quindi me ne sono stata
appollaiata sulla sedia da brava blogger, ma la tentazione di ricordare
che Luna,
già nel 2010, affrontava questo delicatissimo argomento, è stata forte.
Luna l'avevo
già in wish list da tempo immemore, probabilmente da quando era uscito
e volevo tutti i titoli della collana Giunti Y. Poi è stato Michele a ricordarmelo, perché si
sa, il tempo passa, l'età avanza, la wish list si allunga... insomma io
del romanzo di Julie Anne Peters mi ero proprio dimenticata.
L'ho recuperato sul Libraccio (qui il post) e adesso vive nella
mia libreria, vicino ai suoi fratelli Y, piccoli e cicciotti, comodi da
portarsi in giro, perfetti nella loro veste grafica e originali nei
contenuti. Perché quella collana sia morta è un mistero. Perché non mi
pubblichino il terzo di Dentro Jenna (#1
e #2)
idem. Spero comunque di recuperare altro di questa collana, tipo Gli Zombi Non Piangono (qui
la recensione) che mi aveva fatto ridere un sacco e che ho
solo in ebook.
Ma dopo questa lunghissima premessa parliamo di Luna.
Io l’amavo, lei era mio fratello. |
Quando si affrontano determinate
tematiche lo si fa prevalentemente dando voce al diretto interessato
senza pensare che, spesso, anche le persone che gli sono vicino, pur
non vivendo le stesse problematiche, si trovano a doverne affrontare
altre, non per questo più semplici.
La cosa che ho amato di più in questo romanzo è la narrazione
attraverso il pov di Regan, una
ragazza abituata a condividere la vita di suo fratello Liam privandosi
totalmente della propria. Il bilancio dei suoi quindici
anni è perlopiù questo: relazioni sociali pari a zero, collegamenti con
il mondo esterno praticamente nulli.
D'altronde lei è la sola che può proteggerlo, perché è l'unica che
conosce il suo segreto.
Liam è nato nel corpo sbagliato, ma è cresciuto con l'ossessione di
dover per forza di cose compiacere la canonica concezione di vero uomo
che ha suo padre. Con il tempo si è calato in un ruolo, ha chiuso
Luna in un baule e ha trovato in Regan la sua
ancora di salvezza.
|
Maschio
di giorno, femmina di notte. Ma dentro, lui era femmina sempre. |
Per Regan il peso da sopportare
però è incontenibile. La doppia vita di
Liam la risucchia, ha il terrore che la verità possa distruggerli
entrambi, e così si nega un presente per proteggere suo fratello. Nella
sua camera, di notte, Liam ritrova la sua identità, e lei glielo
concede, parla con Luna, la conforta, la fa respirare. E' una
metamorfosi necessaria, inevitabile, l'importante è che di giorno tutto
torni come prima.
Questo legame, bellissimo e struggente, sembra però non portare da
nessuna parte. E tutto si fa più complicato quando Chris, il nuovo
ragazzo della scuola, chiede a Regan di uscire, perché lei non può, non
può permettere a nessuno di accorciare quelle distanze che lei tanto
faticosamente sta cercando di mantenere.
Attraverso un presente che sembra non poter sbocciare in nessun roseo
futuro, i ricordi di Regan portano a galla una verità che è sempre
stata sotto gli occhi di tutti e che nessuno ha mai voluto vedere. Liam
che gioca con le bambole. Liam che socializza solo con le femmine. Liam
che chiede un reggiseno per il suo compleanno.
Solo Regan sembra capire, ma allo stesso tempo non comprende. Perché
nessun altro vede?
Un romanzo dolcissimo e
crudele che parla di egoismo, vergogna, cecità; una
storia in cui gli adulti mostrano indifferenza e i giovani sono privi
di empatia. Nonostante uno stile anche leggero e a tratti ironico
l'autrice non fa sconti, non regala nulla. Mentre Liam tenta di
affermare la sua identità sessuale la sorella si rifugia
nell'anonimato, perché preferisce non essere vista. La spaventano i
giudizi, le malelingue, le cattiverie.
Proteggere Liam, per Regan, significa nascondere Luna. Ma tutti abbiamo
un baule delle meraviglie pieno di sogni. E tutti dobbiamo poterlo
aprire.
Insieme a L'Arte di
Essere Normale un altro titolo che non ti insegna ad
abbattere le barriere, ma ad evitare di costruirle. Bello bello.