La Fabbrica delle Meraviglie di Sharon Cameron

A cura di Silvia  (02/2015)
Voto:  


"Una nuova Jane Eyre, un destino da riscrivere"


Questo libro mi stava per fregare. Bella copertina, trama intrigante, atmosfera suggestiva. Ci stavo cascando, mi stavo quasi innamorando di un romanzo di cui sentivo il bisogno, perché diciamocelo, avevo proprio necessità di una storia originale, priva dei soliti cliché e con personaggi ben contestualizzati. Volevo un libro giovane, ma allo stesso tempo non infantile. E La Fabbrica delle Meraviglie lo è. Il romanzo di Sharon Cameron si rivolge a un target young adult, gli elementi steampunk regalano un tocco di originalità non indifferente, e la signorina Tulman non sarà una novella Jane Eyre come ci vogliono far credere dalla citazione in copertina, ma forse l'autrice voleva semplicemente creare un'eroina anticonvenzionale per l'epoca in cui vive... 

Ma... procediamo per gradi.

Siamo nel 1852 e Katharine Tulman è una giovane donna che a soli diciassette anni sembra già condannata alla fatica e all'isolamento. Rimasta orfana prima di madre e poi di padre, vive grazie alla "generosità" della querula zia Alice, di cui segue la contabilità e soddisfa ogni richiesta. L'ultimo ordine che le viene impartito è quello di recarsi a Stranwyne per verificare lo stato di salute di Frederick Tulman, zio di Katharine e fratello del defunto genitore. Ovviamente tutto è già deciso: Frederick è pazzo e va internato, solo in questo modo i suoi averi saranno a disposizione dell'avida donna.
Ma quello che la nostra protagonista troverà a Stranwyne sarà ben lontano da quanto prospettato dalla zia. Stranwyne è un luogo insolito, abitato da gente altrettanto insolita che la guarda con diffidenza, e la grande casa in cui soggiorna è un labirinto di trappole e passaggi segreti. E poi c'è zio Tully che non è affatto pazzo... è semplicemente un genio! Un genio con un lato profondamente infantile, amato da tutto il paese e protetto dall'omertà della piccola popolazione.
Katharine si sente fuori posto, capisce di essere solo un mero strumento per l'infelicità altrui e col passare del tempo inizierà a pensare che forse varrebbe la pena mentire e nascondere la verità.
All'inizio niente è facile. Lei è il nemico. Così decide di prendersi un mese di tempo, un mese in cui cercherà di chiarire la sua posizione e decidere cosa fare. Un mese per addolcire la burbera governante Brown, socializzare con il taciturno Devy, e conquistare la fiducia dell'introverso Lane. Un mese per conoscere suo zio e le sue invenzioni. E poi? Cosa succederà quando il tempo sarà scaduto?

Già, cosa...? Come anticipato all'inizio della recensione, la storia mi aveva incantato, ma il suo sviluppo - ahimè - non mi ha soddisfatto particolarmente. Ho trovato gli eventi leggermente forzati, manipolati dall'autrice con poca abilità e quelli che dovevano essere colpi di scena non sono stati veri e propri fulmini a ciel sereno. Molte situazioni si sono rivelate prevedibili e altre sono state gestite in modo approssimativo. Per farla breve, non mi sono emozionata nonostante le prime pagine mi avessero fatto credere ben altro. Ho capito a malincuore che stavo amando un luogo, una collocazione temporale, un'atmosfera magica e quasi surreale. Ma non i personaggi. Loro non sono riuscita a sentirli. I loro cuori se li è portati via una narrazione troppo fredda, e i fronzoli e gli orbelli con cui l'autrice ha tentato di arricchire uno stile forzatamente inglese e old style sono evaporati ancor prima di lasciare un segno. Vorrei poter dire "sarà per la prossima volta", ma mentirei.


The dark unwinding

1. The Dark Unwinding - La Fabbrica delle Meraviglie
2. A Spark Unseen

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Titolo originale
the dark unwinding

Casa Editrice 
Mondadori, 2015

Traduzione
Valentina Daniele

Genere
fantasy, young adult

Pagine  308
Prezzo € 17,00