A cura di Silvia (09/2012)
Voto:
Quando un libro non mi piace rifletto sempre sul perchè.
Trama? Stile? Personaggi?
Parto subito col dire di averlo finito a fatica e di
non essermi appassionata alla storia se non verso la fine. Dove sono i
difetti? Apparentenemente non ce n'erano, la trama sembrava davvero
allettante...
Siamo in un futuro imprecisato. Il livello del mare si è alzato a tal punto che le terre emerse sono ormai ridotte all'osso e in molti si sono trasferiti in fondo agli abissi. I pionieri vivono in case che sembrano delle meduse, respirano grazie all'ossigeno liquido, allevano pesci, ma anche pecore e galline. Ty è il primo ragazzo nato e cresciuto sott'acqua, ama il suo mondo e vuole proteggere il Dominio Bentonico dalle minacce nemiche. Un giorno incontra Gemma, un'orfana che sta cercando il fratello scomparso, e da quel momento l'avventura inizia...
Interessante, no? Talmente interessante che la Disney ne
trarrà
un film, talmente interessante da aver ricevuto i complimenti di J. K.
Rowling, eppure... io mi sono terribilmente annoiata!
Lo stile. Ho sempre detto di non impazzire per i libri narrati in prima persona al presente storico. Ritiro tutto. Impazzisco ancora meno per i libri narrati in prima persona al passato prossimo. La narrazione stentata e i vari refusi, sono stato uno scoglio insormontabile. Mi hanno impedito di vedere oltre, non mi hanno fatto vivere le situazioni, immaginare gli scenari fantastici che si sarebbero dovuti prospettare davanti ai miei occhi. Perchè il Dominio Bentonico è davvero qualcosa di straordinariamente vivo, colorato, pieno di movimento e di fascino. Eppure a volte mi sembrava di avere delle seppie davanti agli occhi che m'impedivano di scrutare il fondale marino al meglio. E poi sinceramente non succede davvero niente d'interessante per 2/3 di libro.
I Personaggi. Poco approfonditi. O per lo meno approfonditi sommariamente, le nozioni che vengono distillate pagina dopo pagina non sono bastate a farmeli conoscere come si deve, figuriamoci ad amarli. Sì, Ty è coraggioso, sensibile, intraprendente, e Gemma è un po' troppo imprudente, ma loro, come coppia non fanno scintille. In meno di 300 pagine l'autrice miscela azione, avventura, un pizzico di mistero, amore... gli ingredienti ci sarebbero, ma sono tutti pezzi di un puzzle che male s'incastrano tra di loro.
La traduzione. Non lo so, non ho i mezzi per affermarlo con certezza, ma posso dire che certi passaggi erano davvero poco chiari (e anche sgrammaticati), ma non aggiungo altro per non addentrarmi in un campo che non mi compete.
Alla fine della lettura ho messo insieme tutti i tasselli e ho
capito una cosa. La Colonia
Sommersa non
è proprio un distopico e nemmeno un thriller
(perchè così
in America viene spacciato)... è
una specie di romanzo western
ambientato in fondo al mare. Un misto tra Waterworld, Alla Ricerca di
Nemo e
Bufalo Bill (ndr: io odio i western ;_;). Per certi versi
è
anche meno infantile e più originale di tanti young adult, ma qualcosa
è andato storto. Anzi, visto che ne verrà tratto un film, posso già
dire
con certezza
che sarà uno di quei casi in cui la pellicola supererà la versione
cartacea.
Insomma,
oggettivamente 3 stelline poteva anche meritarsele, ma visto che sono
qui per dire la mia opinione, del tutto soggettiva, non riesco a dargli
la
sufficienza, dal momento che l'unica cosa che ha fatto... è conciliarmi
il sonno.
Serie Dark Life
1. Dark Life - La Colonia Sommersa