A cura di Silvia (05/2012)
Voto:
Quasi in concomitanza con l'uscita del film ho deciso di
iniziare Hunger Games, il primo libro di una trilogia che ha incantato
innumerevoli lettori e che sta sbancando al botteghino.
Purtroppo però la mia sarà una voce fuori dal coro. Hunger Games non mi
ha soddisfatta come avrei immaginato.
Già mesi fa l'avevo iniziato per abbandonarlo dopo un centinaio di
pagine, ma non mi sono voluta dare per vinta e armata delle migliori
intenzioni l'ho ricominciato. Devo dire che in seconda lettura le cose
sono andate meglio, ma non benissimo. Vado subito al punto. Tanto la storia ha saputo
attrarmi quanto lo stile narrativo mi ha respinto.
In una società del futuro, ogni anno, vengono sorteggiati 24 ragazzi
tra i vari distretti di Panem per essere gettati in un'arena a
uccidersi a vicenda. Il tutto in diretta televisiva. Uno solo sarà il
vincitore.
Non serve dire altro, in queste tre righe c'è tutto il romanzo e io
mi aspettavo di vivere la paura, l'ansia e la
disperazione di
Katniss, la nostra protagonista che si offre volontaria per i Giochi al
posto della sorellina Prinn, invece non ho provato nulla.
Mi sembrava che l'autrice volesse indorare la pillola, bilanciare la
crudezza della trama con scene fantasma. Di fatto il romanzo non è
violento come potrebbe sembrare e detta così potrei apparire come una
sadica
che sguazza di piacere all'idea di leggere la storia di un branco di
adolescenti
che si massacrano, ma non è così. A volte quello che non si vede e che
non si conosce può fare ancora più paura di una morte descritta nei
minimi termini, ma io
non ho vissuto la storia di Katniss, non ho sentito la sua paura, la
sua determinazione, il suo cuore. L'ho vista fredda e calcolatrice,
priva di quello spessore psicologico che solitamente mi porta ad amare
un libro. Perchè prima della storia io amo i
personaggi.
Chissà, forse nella Collins era scattata una sorta di censura
mentale mentre scriveva, non ha voluto addentrarsi in particolari
troppo forti e nemmeno affrontare i numerosi dilemmi morali che un
simile massacro mediatico renderebbero ovvi. C'è una banalizzazione che
non ho gradito. Una
narrazione distaccata, spesso priva di dialoghi
anche quando i dialoghi si sentono necessari, e poco
adrenalinica. Libri di questo genere una volta superata la
metà li
divoro in una sera, mi passa il sonno, mi viene l'ansia, può arrivare
il terremoto che se scappo lo faccio col libro in mano, invece sono
riuscita ad addormentarmi a 50 pagine dalla fine.
Prima che Katniss entri nell'arena si prepara a un'intervista
televisiva con Haymitch, il suo mentore, il quale le dice:
"Non solo sei ostile, ma
non so niente di te. Ti ho fatto cinquanta domande e non sento ancora
la tua vita, la tua famiglia, quello che ti sta a cuore. Vogliono
conoscerti Katniss."
In quel momento ho pensato "Pure io voglio conoscerti! E ne ho più
diritto di Haymitch, sono il lettore porca miseria!". Invece ne sapevo
quanto lui... e non mi piaceva.
Poi lei risponde.
"Ma io non voglio che mi
conoscano! Si stanno già prendendo il mio futuro. Non possono avere
anche le cose più importanti del mio passato!"
Una frase che forse riassume tanti perchè, ma non li giustifica. Mi
sono quasi sentita in colpa per un attimo, ho compreso
il suo essere tanto ermetica, e ho pensato che forse, a Giochi
iniziati,
qualcosa sarebbe cambiato. Ma così non è stato.
Il libro è comunque gradevole, si legge bene, ma avendo visto
fioccare 5 stelline per tutto il web mi aspettavo
tanto, tanto di più. Per un volta penso che il film sarà migliore del
romanzo. Ebbene sì, l'ho detta grossa, ma non mi rimangio nulla, anzi,
sono pronta al massacro.
![]() Film: Huger Games USA, 2012 Durata: 2h e 22' Regia: Gary Ross Cast: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Elizabeth Banks, Liam Hemsworth, Willow Shields, Woody Harrelson, Stanley Tucci, Donald Sutherland |
Libro
VS Film |
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