Hollow City, il Ritorno dei Bambini Speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs

A cura di Silvia  (04/2012)
Voto:


Delusione, delusione e ancora delusione! Non posso credere che dopo il meraviglioso La Casa Per Bambini Speciali di Miss Peregrine, Ransom Riggs non abbia saputo ricreare la stessa magia e si sia abbandonato a un collage sequenziale di situazioni ripetitive e anche noiose. No, davvero non-ci-posso-credere. Hollow City risente del classico calo fisiolgico tipico di molti romanzi di passaggio all'interno di una serie, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un inabissamento degno del Titanic! Il voto passa da 4,5 a 3. E le tre stelline le do per affetto e perché, non posso negarlo, lo stile dell'autore è sempre molto fluido e scorrevole. Ma si sono perse le emozioni, non si respira più quella magica atmosfera che mi aveva stregata nel primo volume, e tirando le somme potrei dire che un riassunto di cinque righe mi sarebbe bastato per passare direttamente al terzo romanzo.
Diciamocelo... a conti fatti non succede quasi niente
Sì, Jacob, Emma e la combriccola di bambini Speciali, devono salvare Miss Peregrine, ma per tutto il romanzo non fanno altro che scappare tra un anello temporale all'altro; a volte s'imbattono in qualche Spettro o in un Vacuo, altre volte incontrano bizzarri personaggi disposti ad aiutarli, ma lo schemino è sempre quello. Scappano, si salvano, vengono aiutati. Scappano, si salvano, vengono aiutati. Scappano, si salvano, vengono aiutati. Scappano... fine del libro.
Non c'è un intreccio vero e proprio e il colpo di scena finale sembra brutalmente estrapolato da uno dei primi libri di Harry Potter.
Insomma Ransom?! Come hai potuto?
Come hai potuto concentrarti sull'azione dimenticando la psicologia dei tuoi personaggi, la loro evoluzione, i loro sentimenti. Non dico che non ci sia niente di tutto questo, ma ogni momento vagamente introspettivo scivola via senza lasciare tracce. È sfuggente, quasi impalpabile. Si dimentica.
Anche la storia tra Jacob e Emma procede senza nessun particolare turbamento. Jacob non sembra nemmeno più lo stesso ragazzino conosciuto nel primo volume. Quel ragazzino che scopre se stesso, che crede in qualcosa di più grande di lui, che rischia senza voltarsi indietro, che s'innamora di Emma, intrappolata in un corpo che per settant'anni non è invecchiato di un solo giorno... In Hollow City Jacob si confonde con gli altri bambini Speciali, a tal punto che in certi momenti il protagonista non sembra nemmeno lui.
Le parti migliori sono le "storie nelle storie". Quei racconti che gli Speciali leggono ai più piccoli per farli addormentare e che invece nascondo indizi e verità sul loro passato e su quello che potrebbe essere il loro futuro. Ma è tutto. E io sono di-spe-ra-ta. Sono una lettrice dalle aspettative infrante!  
In questo momento mi sento come se mi avessero abbandonata sulla Salerno - Reggio Calabria, lontana da qualsiasi area di servizio e con un cellulare scarico in mano. Le macchine mi sfrecciano davanti, mi scompigliano i capelli, mi gonfiano la gonna, ma non si fermano. Non mi vedono nemmeno probabilmente. Forse se facessi qualche passo in avanti... no, no. Un corno! Magari se gettassi il libro contro un parabrezza qualcuno mi noterebbe. Ecco, questa soluzione già mi piace di più... ma Ransom, hai visto come mi hai ridotta? Non so come hai potuto farmi questo, ma l'hai fatto, e se non rimedierai con l'ultimo libro della trilogia, non te lo perdonerò mai. Sinceramente... puoi vivere con questo rimorso?


Serie "Miss Peregrine's Peculiar Children"
1. La Casa per Bambini Speciali di Miss Peregrine
2. Hollow City, il Ritorno del Bambini Speciali di Miss Peregrine


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Titolo originale

Hollow City, the second novel of Miss Peregrine's peculiar children

Casa Editrice 
Rizzoli, 2014

Genere
fantastico

Prezzo €  19,00
Pagine  379