A cura di Silvia (01/2013)
Voto:
Quando lessi in anteprima la trama di Gli Zombi Non Piangono
pensai subito "Questo
libro non fa per me!". Già me lo vedevo. Ironia
forzata, assurde scene costruite con poca arte che avrebbero dovuto far
ridere ma non ci riuscivano, personaggi pieni di clichè. Sensazioni,
pregiudizi, chiamateli come volete, fatto sta che non c'era nulla in
questo libro che mi attirasse.
Poi, durante una bianca mattina fatta di neve e noia ho aperto
quel libro che pensavo avrebbe continuato a prendere polvere in
libreria ancora per molto... e me ne sono innamorata!
Innamorata? Addirittura dite voi? Be' sì, forse "innamorata" è un
po'
esagerato, ma
ogni libro
ha il suo momento, e io - in
quel momento - avevo voglia di qualcosa di totalmente
divertente, avevo voglia di spegnere il cervello (e con gli zombi
andavo sul sicuro!) e di ridere! Ed è
quello che in effetti è successo appena ho
sfogliato le prime pagine, perchè il
mondo dei non-morti di Rusty
Fischer non ha niente di artificioso e forzato per quanto sia
assolutamente folle!
La giovane diciassettenne Maddy con il suo inesperto cuore che non
batte,
la pelle
tendente al grigio, un bel buco in testa causato dal fulmine che non
l'ha uccisa, mi ha fatto dimenticare il mio prevedibile e monotono
mondo per trasportarmi nell'apparente tranquillità di Barracuda Bay.
Molti degli elementi presenti in Gli
Zombi Non Piangono
ricorrono in tantissimi young adult, o romanzi sui generis, ma Rusty
Fischer ha contestualizzato il tutto rendendo questo romanzo una sorta
di b-movie dall'humor nero con pochi effetti speciali ma tante gag
comiche. C'è la
scuola, la migliore amica, il triangolo amoroso, i compagni
attaccabriga, ma con le giuste rivisitazioni zombesche. Nella
scuola di Barracuda Bay
c'è la Maledizione
della Terza Ora di Economia Domestica che ha già
fatto fuori 3 studentesse, la
migliore amica di Maddy, Hazel, è una tipa che non si
meriterebbe mai la
medaglia di "best
friend", e a contendere il cuore della nostra protagonista
c'è
un ragazzo vivo e
palestrato e uno zombie ribelle dalle tinte dark. Non dimentichiamoci
poi dei due
compagni di scuola che vorrebbero pasteggiare con i
residui di materia grigia di Maddy e del padre svampito di lei che
mangia cervelli scambiandoli per sushi
(effettivamente più gommosi di quanto pensasse), ed ecco che abbiamo il
quadro
originale, grottesco, ed esilarante dell'opera di Rusty
Fischer!
Gli Zombi Non
Piangono non è un romanzo con una grande introspezione
psicologica (e non ha la pretesa di esserlo), il mondo rosa delle
adolescenti vira più su un bel verde
"tristezza" e nero "cassa da morto", e tutti i personaggi hanno una
straordinaria capacità di
adattamento quando si ritrovano zombi o quando più semplicemente
scoprono della loro esistenza. Ma questo non è un libro da leggere
ponendosi troppe domande. È
la
versione zombi di Buffy, con una
protagonista abituata a vivere guardando il mondo dall'ultima fila e
che improvvisamente, da non-morta, si ritrova in prima linea.
E pure
armata! Maddy
mena, scalcia, ammazza, rompe ossa, e poco alla volta comprende il
fascino indiscusso di due bei cerchi neri intorno agli occhi, di una
camminata scordinata, e di un sorriso che non potrebbe mai
sponsorizzare una
marca di dentifricio. Le
sue disavventure sono svago puro! E i suoi
vaneggiamenti irresistibili! Certo va detto che a volte
l'autore perde
proprio il contatto con la realtà, e le situazioni rasentano
l'impossibile, ma il segreto sta tutto nel prendere il romanzo per
quello che è: un'assurda,
irrazionale e scriteriata storia di zombi!
Peccato solo per l'epilogo, non che non mi sia piaciuto, ma la
storia poteva benissimo avere una conclusione, gli elementi per
scrivere un bel the end
c'erano tutti, invece no. Rusty non ha voluto dire addio a
Maddy...
Living
Dead Love Story
1. Zombies don't cry (2011) - Gli zombi non piangono (2012)
2. Zombies don't forgive (2013)