A cura di Giada (11/2011)
Voto:
Sam non potrebbe desiderare altro
dalla vita. È una delle ragazze più popolari della scuola, ha
3 amiche che adora, un ragazzo bellissimo che tutte le invidiano e una
famiglia benestante. C'è solo un piccolo dettaglio, Sam è morta.
Mai si sarebbe aspettata che sua la vita potesse finire così, in un
attimo. La morte non è come si aspettava, non le è passata davanti
tutta la sua vita, ma solo un piccolo, insignificante episodio e poi il
buio. Fino a quando non suona la sveglia e Sam si risveglia nella sua
camera... il giorno della sua morte. E tutto inizia da capo.
La sorellina Izzy che va a svegliarla, Lindsay che l'aspetta in
macchina per andare a scuola, il famoso Giorno dei Cupidi in cui si
capisce quanto sei popolare in base al numero di rose ricevute, la
festa a casa di Kant e poi ancora... l'incidente, lo schianto che la
uccide... per la seconda volta. Ma questa volta Sam sa cosa l'aspetta.
Sa che ad un certo punto la macchina su cui viaggiano lei e le sue
amiche sbanderà e in un attimo finirà tutto. Solo che non sa come
evitarlo. E finchè non
capirà come
porre fine a questa sequenza di eventi, continuerà a rivivere il suo
ultimo giorno... all'infinito.
È strano come morire cambi il tuo modo di vedere le cose. Persone e
avvenimenti che prima avresti ignorato, assumono una connotazione
completamente diversa se guardati da un'altra prospettiva.
E Sam se ne rende conto molto presto. Comincia a rivalutare quella che
considera la sua amica del cuore, Lindsay, e le persone che in passato
ha snobbato, primi fra tutti Kant e Juliet.
Kant era il suo migliore amico ai tempi delle elementari, ma quando
nella sua vita è entrata Lindsay, Sam ha abbandonato le sue vecchie
amicizie
nella sua scalata alla popolarità. Adesso però si rende conto che forse
lui è l'unica persona che la conosce veramente, l'unico
amico sincero
che abbia mai avuto e che, nonostante tutto, continua a volerle bene.
Juliet invece è lo zimbello della scuola. Tutti la odiano, nessuno le
si avvicina e ogni motivo è buono per prenderla in giro. Le più
accanite sono proprio Sam e le sue amiche. Ma adesso che finalmente Sam
ha aperto gli occhi, capisce che c'è qualcosa che le sfugge. Un segreto
che riguarda Juliet e Lindsay che potrebbe spiegare l'accanimento
dell'amica verso una ragazza che all'apparenza non le ha fatto niente
di male.
Lindsay è forse il personaggio più reale di tutto il libro. Perfetta,
piena di difetti, decisa, insicura, forte, fragile. La sua eccessiva
sicurezza nasconde in realtà una personalità fragile che la rende molto
più umana della stessa Sam. Nel corso del libro la sua maschera di
forza si sgretolerà lasciando intravedere cosa si nasconde al di sotto.
Anche se solo per poche ore, pochi attimi... poi la giornata finisce e
tutto rinizia. E la maschera torna al suo posto.
Sam invece mi ha un po' deluso. Sa quasi subito di essere morta. Ne è
certa nonostante tutto sia avvenuto in un attimo e comunque accetta il
suo destino senza farsi troppe domande. Per quanto sia lodevole il
fatto che non perda tempo a piangersi addosso, ma cerchi subito una
soluzione, non riesco a capirla. È arrabbiata sì, ma le sue emozioni
sono come soffocate dalla razionalità che pervade ogni sua azione. Non
riesco a percepire fino in fondo la sua disperazione, l'angoscia che
dovrebbe dilaniarti l'anima al pensiero di essere morta, di doverti
separare da coloro che ami e soprattutto all'idea del dolore che
lascerai dietro di te.
Ma se da una parte questi sentimenti sono sfuggenti, l'amore e
l'amicizia ti travolgono con la loro forza e intensità. L'autrice
descrive con maestria questi sentimenti che Sam riuscirà a scoprire
veramente solo da morta. Forse il punto è proprio questo. La morte non è importante, la
cosa che
veramente conta è vivere una vita ricca, una vita che vale la pena di
essere ricordata.