Yellow Birds di Kevin Powers
A cura di Silvia  (02/2017)
Voto:  

Sono morta. Sono morta, risorta e poi di nuovo morta.
Non so quante volte questo libro mi abbia uccisa, ma non sono state poche.
Come spesso mi capita l'ho iniziato senza sapere nulla della trama, affidandomi ciecamente all'autore che a combattere in Iraq c'è stato davvero, e non per fare l'eroe, ma per pagarsi il college. Sei anni della sua vita in cambio di cinquantamila dollari. Mai scelta fu più sbagliata, mai scelta ha avuto un prezzo tanto alto da pagare. E così Kevin Powers ha voluto scrivere un libro che è la cronaca di un dolore, di un ripianto, di un qualcosa che non potrà mai più riavere indietro.

La guerra provò a ucciderci in primavera. Quando l'erba tingeva di verde le pianure del Ninawa e il clima si faceva piú caldo, pattugliavamo le colline basse dietro città e cittadine. Superavamo le alture e ci spostavamo nell'erba alta mossi dalla fede, aprendoci sentieri con le mani come pionieri, tra la vegetazione spazzata dal vento. Mentre dormivamo, la guerra sfregava a terra le sue mille costole in preghiera. Quando arrancavamo, sfiniti, i suoi occhi erano bianchi e spalancati nel buio. Se noi mangiavamo, la guerra digiunava, nutrita dalle sue stesse privazioni. Faceva l'amore e procreava e si propagava col fuoco. Poi, in estate, la guerra provò a ucciderci mentre il calore prosciugava dei colori le pianure.


Su queste pagine ci sarebbe tanto da dire, ma mi chiedo quanto una recensione lunga ed esaustiva serva davvero. Yellow Birds andrebbe semplicemente inserito nella lista dei cento titoli da leggere una volta nella vita, per tanti motivi. Non è solo un romanzo, ma una testimonianza. Powers è un poeta, unisce alla durezza del racconto una prosa lirica che ti porta quasi a crogiolarti nella bellezza delle parole, per farti poi sprofondare in un abisso di sangue e morte.

A colpire non è la trama, la storia del ragazzo che torna dalla guerra è la storia di centinaia e centinaia di giovani, ma sapete che ci sono stati più morti suicidi che caduti in battaglia? La guerra è un cancro che non ti si leva di dosso. Non c'è cura, non c'è salvezza, non c'è pietà.
Kevin Powers affida a Bartle la sua voce. A un soldato che torna a casa senza sentirsi un eroe, nonostante le medaglie lo vogliano illudere del contrario. A un soldato che non ha pace, ma solo rimorsi. A un soldato che non riesce più a sorridere e a guardare il mondo con speranza.
Bartle è andato in Iraq, per mesi ha pensato solo a non farsi uccidere e adesso deve capire come sopravvivere. Indovinate qual è la parte più difficile?

Meno di duecento pagine che sono un po' come la guerra. Una volta finite non potremo più essere le persone di prima, perché, ricordiamocelo, Yellow Birds è una storia tragicamente vera.



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Titolo originale

yello birds

Casa Editrice 
Einaudi, 2013

Genere
drammatico, guerra

Pagine 192
Prezzo: € 17,00