The Help di Kathryn Stockett

A cura di Silvia  (08/2012)
Voto:  

(contiene piccoli spoiler)
C'è stato un tempo in cui l'uomo bianco si sentiva superiore, un tempo in cui pretendeva il rispetto senza saperlo dare. C'è stato un tempo in cui le cose poi sono cambiate, ma prima ci sono stati silenzi, lacrime, violenze, ingiustizie.
The Help ci parla, attraverso le voci di tre differenti donne, di quel tempo, del prima e del durante. Di quando i bianchi avevano governanti di colore che crescevano i loro figli, pulivano la loro casa e lucidavano l'argenteria. Donne indispensabili, ma che non potevano guardare la televisione con loro, usare lo stesso bagno, disubbididire o guardarli negli occhi più del necessario.
A Jackson, Mississippi, è il 1962 quando il vento della libertà inizia a soffiare
Aibileen fa la governante per nascita e non per scelta (sua madre lo era stata prima di lei, e anche sua nonna). Cresce i bambini che un domani diventeranno padroni e daranno ordini ad altre donne nere, ma intanto cerca di infondere in loro sani principi e stima per se stessi, ma soprattutto cerca di dar lor quell'affetto che spesso non hanno dai genitori. Aibileen non puoi non amarla. È la mami ideale, solo che dopo anni di sissignora e sissignore ora sente qualcosa crescere in lei... un seme che non le permetterà più di tacere con muta rassegnazione.
Chi invece in silenzio non c'è mai stata è la sua amica Minny, la migliore cuoca di colore di Jackson, ma anche quella con la lingua più lunga. Ha perso un numero infinito di lavori a causa di questo suo terribile viziaccio e adesso, dopo che ha fatto la Terribile Porcata a Miss Hilly, rischia di restare disoccupata a vita. Ma c'è una persona che vuole farle parlare, che vuole raccontare la vita di queste donne nere e delle loro famiglie, dei loro vicini, dei loro amici, di come le loro giornate siano scandite dalla fatica, dal lavoro, dalla sottomissione. Il tutto a favore di donne che non sanno crescere i figli e gestire la propria casa. Donne che si credono importanti, colte, intelligenti, ma parlano di frivolezze, passano i pomeriggi a giocare a bridge e a cotonarsi i capelli. Ma non sono tutte così, ci sono anche persone di cuore, che pagano l'università ai figli delle loro cameriere, le aiutano nei momenti di difficoltà, mangiano allo stesso tavolo, ma che spesso non lo confidano alle amiche, quasi si vergognassero di quello che fanno. Skeeter, una benestante ragazza bianca, vuole raccontare la vita da un punto di visto diverso. Vuole dire la verità, vuole parlare di quello che c'è di terribile dietro alle perfette facciate delle ville coloniali e di quello che a volte c'è anche di meraviglioso.
È così che inizia la ribellione. È così che il vento della libertà inizia a soffiare. Tra le pagine bianche di un libro che si scrive da solo, tutte le sere, di nascosto, a casa di Aibileen, mentre una a una le cameriere, prima impaurite, poi sempre più desiderose di dar voce al proprio cuore, parlano, raccontano, gridano, e lo fanno tra sorrisi, lacrime, commozione e tazze di tè fumante. Loro sanno di non poter cambiare il mondo, a quello ci sta già provando Martin Luther King con la sua marcia a Washington, ma non possono più stare a guardare...

Un libro bellissimo e importante. Ho amato ogni pagina e ogni riga, ogni vicenda, ogni situazione così profondamente significativa... solo che non mi è piaciuto il finale. In un libro che sviscera, spia, scava, denuncia, dichiara... come può non esserci un finale? La Stockett apre una finestra su quel Mississippi integralista che tutti conosciamo grazie alla Storia, un Paese che non voleva cedere alle leggi dell'integrazione razziale e che tuttora è parecchio conservatore, ma quella finestra ha una crepa. Che non ci doveva essere! Non cercavo l'happy end, non volevo e vissero tutti felici e contenti, ma mi ero troppo affezionata a Aibileen, Minny e Skeeter per lasciarle andare così, senza nemmeno poterle salutare. In un romanzo che mi ha fatto sentire il calore degli abbracci, il tono irriverente e il dolce sapore delle torte di Minny, il coraggio di una ragazza bianca che sfida tutti e grida aiuto a nome di una popolazione costretta a tacere, sì, io volevo di più. Volevo dare 5 stelle a questo libro. E forse avrei dovuto dargliele lo stesso, ma non posso farci niente se ho ancora un groppo in gola che non mi va giù e mi impedisce di farlo. Che ne sarà di Minny? E di Aibileen? E di Skeeter?
Volevo seguirle ancora per un po', volevo essere sicura che stessero bene e diciamocelo, volevo anche vedere schiattare di vergogna quella iena di Hilly. Mi bastava un epilogo, qualcosa... perchè quando incontri degli amici devi avere almeno il tempo di dir loro addio.
Nonostante la critica che, cercate di caprimi, nasce proprio dall'amore che ho nutrito per ogni singolo personaggio, The Help è un romanzo che va assolutamente letto. Certo vi farà indignare, forse piangere, sicuramente arrabbiare, ma vi renderà anche consapevoli. In parte vi aiuterà.


Commenti (9) |   Libro VS Film
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Titolo originale
the help

Casa Editrice 
Mondadori, 2012

Genere
narrativa

Pagine  524
Prezzo € 18,00





Prima Edizione
L'Aiuto

Casa Editrice 
Mondadori, 2009

ed. economica

Pagine  522
Prezzo € 10,50