A cura di Silvia (06/2012)
Voto:
È una fredda giornata
invernale
quando Olivia
perde il lavoro. In un mondo di precari e precarietà, anche lei è
entrata a far parte del mucchio. Incredibile. Da non crederci. La
notizia va assimilata, bisogna prenderne atto e coscienza, e quale
posto migliore se non un bar tabaccheria, dove sedersi davanti a una
confortante cioccolata calda? Ed è da questo tavolo, su un soppalco,
dove Olivia è servita dal miglior cameriere del mondo, che prendono
vita
i suoi pensieri e i suoi sogni
possibili. In un collage di fotografie
impariamo a conoscere questa trentenne in cui sono nascoste molte
verità che appartengono anche a tutti noi. Le storie di Olivia sono
come una scatola di cubetti di zucchero, una ogni giorno, per
ricordarsi di quanto sia meravigliosa la vita, di come i suoi alti e
bassi ci servano, di come l'ineluttabilità degli eventi possa sempre
sorprenderci.
Conosceremo l'amica
Sarah, il suo primo amore, i genitori, ma soprattutto la nonna, capace
di legare alle nuvole i ricordi più belli, impressi poi su una
Polaroid. Infiniti scatti di vita vera, ricordi stampati sulla
filigrana che solo il tempo potrà sbiadire, ma che il cuore non
cancellerà mai.
Il lettore è un po' "Olivia", ma è anche spettatore di qualcosa che
Olivia non sa.
Lui infatti sa
che la storia raccontata
parallelamente,
quella di Diego, un uomo la cui esistenza è stata segnata dalla perdita
del fratello, prima o poi incontrerà quella della nostra protagonista.
Per un
puro caso
di serendipità. Ma non abbiamo fretta. Non c'è l'urgenza di vedere
tutti i tasselli andare al loro posto, tanto accadrà a tempo debito.
Nel frattempo è
piacevole perdersi nelle giornate di qualcuno in cui ci si può
riconoscere,
leggere, fermarsi un attimo e rendersi conto che anche tu hai detto
"quella cosa" e la pensi "in quel modo". Che anche tu hai dei legami
indissolubili con chi non c'è più e
che il mondo, ovunque tu sia, per quanto faccia freddo e per quanta
neve cada, può sempre riservarti una calda sorpresa.
Sulla trama non ho davvero altro
da dire, oddio, mi rendo conto di non aver detto quasi nulla (mi capita
spesso quando le emozioni prevalgono), ma è
giusto che ognuno conosca Olivia senza inutili presentazioni conto terzi.
Pochissimi i dialoghi, moltissime le riflessioni.
Leggetelo, e non pensate che sia un libro per
sole donne, assolutamente no, è solo il libro giusto per chi ha bisogno
di quella famosa zolletta di zucchero quotidiana.
"Mi chiamo Olivia, ho trentatré anni, undici mesi e dodici giorni. Quanto basta per essere delusa un migliaio di volte, ma abbastanza pochi per lasciarmi ancora sorprendere."