A cura di Silvia (08/2018)
Voto:
Essendomi
avvicinata ai romanzi grazie alla serie tv c'è una domanda che mi sento
rivolgere spesso "Ma
quanto ami Ross Poldark?". Non ho una risposta a dire il
vero, perché il suo è un personaggio davvero complesso, fatto di
istinto e senso del dovere, duro come le rocce delle sue miniera e
impetuoso come il mare della Cornovaglia. E sulla carta non ha la
faccia di Aidan Turner che ammettiamolo, aiuta un bel po'.
Partiamo comunque col dire che questo è il libro di Demelza. La
tredicenne raccolta dalla strada è diventata una donna, quella che per Ross era una benda
per curare una ferita è ora parte integrante del suo cuore,
lei l'ha reso una persona migliore, ma certi tratti di un carattere non
puoi cambiarli. Ross Poldark resterà sempre un uomo abituato a dare ordini e
a compiacere se stesso, indifferente alle regole che governano l'alta
società e con un'innata abilità nel farsi più nemici che amici.
Questa spavalderia gli costerà cara, lo sappiamo.
E se da una parte abbiamo un Ross sempre più preso dagli affari della
miniera il cui destino è malauguratamente legato all'improbabile benevolenza di
George Warleggan, banchiere senza scrupoli, dall'altra
abbiamo una Demelza che cerca in tutti i modi di farsi accettare in
società, perfettamente conscia di non rivestire un ruolo semplice.
Troverà un porto sicuro nell'amicizia con la cugina di Ross, Verity,
che l'ha sempre accolta a braccia aperte, fin da quando, durante la sua
prima visita a Nampara, le disse "Pensi
davvero che mi importi da dove vieni o della tua famiglia o se sai fare
l'inchino? Queste cose non sono tutto". Ed è nel sacro
nome di questo nuovo legame che si troverà costretta a mentire a Ross,
incrinando non solo il loro equilibrio praticamente perfetto, ma
danneggiandolo tanto negli affetti quanto negli affari.
Una Demelza quindi più
matura, propositiva, sempre pronta a difendere l'amore, ma
non ancora abbastanza forte per calcolare e sopportare le conseguenze
delle sue azioni. Personalmente, per quanto fedelissima al romanzo, la
Demelza della serie tv ha delle piccolissime sfumature che me la fanno
preferire. Saranno gli occhioni innocenti con cui Eleonor Tomlinson
guarda Aidan Turner, sarà la sceneggiatura di Debbie Horsfield che
spinge sempre i tasti giusti, ma
l'autore la fa piangere e singhiozzare ancora un po' troppo spesso,
mentre io la voglio risoluta, volitiva, tenace. Lo so, non ditemelo, mi
aspettano altri dieci libri, c'è tempo...
Le parti in cui viene descritta la
vita rurale, il duro lavoro nelle miniere e di come il clima, le maree
e i raccolti siano determinanti per sopravvivere ai gelidi inverni
della Cornovaglia, restano le mie preferite. Il popolo vessato, sfiancato dal
lavoro, la misera moralità che contraddistingue la nobiltà, e la
giustizia, corrotta ieri come oggi, restano i temi più
cari a Winston Graham e continuano a fare da sfondo alle travagliate
vite dei vari personaggi.
Si fa strada nel cuore del lettore la vicenda di Jim Carter che sta
scontando una condanna di due anni per bracconaggio, entra in scena il
gentile dottor Dwight Enys, c'è l'infatuazione di Zacky Martin per
Keren Smith e la discesa agli inferi di Francis continua
implacabile. E poi, ovviamente, c'è l'impudenza di Ross, quella guai se
venisse a mancare. Ma questo è anche il romanzo delle perdite, di
quelle spaccature insanabili, di quei dolori con cui bisogna imparare a
convivere.
Un altro bel tomo da leggere tutto d'un fiato, narrato con un
piacevolissimo stile démodé a metà strada tra la narrativa classica e
quella contemporanea, capace di calare il lettore in un altro tempo e
in un altro luogo con straordinaria efficacia.
E adesso, anche se so cosa mi aspetta in Jeremy Poldark, non
vedo l'ora di averlo tra le mani.
"Mai aspettarsi che un Poldark si comporti in modo razionale, io l'ho imparato molto tempo fa. Siamo impazienti, incredibilmente impazienti. E suscettibili; siamo irremovibili nelle nostre simpatie e antipatie, e irragionevoli, molto più di quanto avrei mai pensato." Ross |
"Siate cauto con la legge, capitano. È una cosa volubile e stizzosa e, certo, potete beffarla una mezza dozzina di volte, ma lasciate solo che cominci a interessarsi a voi e vi accorgerete che è difficile liberarsi dalla sua stretta." McNeil a Ross |
Saga di Poldark
*primo
ciclo*
1. Ross Poldark (1783–87) - Ross
Poldark
2. Demelza (1788–90) - Demelza
3. Jeremy Poldark (1790–91) - Jeremy Poldark
4. Warleggan (1792–93) - Warleggan
5. The Black Moon (1794–95) - La Luna Nera
6. The Four Swans (1795–97)
7. The Angry Tide (1798–99)
*secondo ciclo*
8. The Stranger from the Sea (1810–11)
9. The Miller's Dance (1812–13)
10. The Loving Cup (1813–15)
11. The Twisted Sword (1815)
12. Bella Poldark (1818–20)
Titolo
originale Casa
Editrice Traduzione Genere: Pagine 491 |