A cura di Silvia (08/2018)
Voto:
Dopo
aver letto Bull Mountain ho capito una cosa. Non c'è un libro che possa
escludere a priori dalla mia wish list, non c'è storia che non potrebbe
colpirmi e appassionarmi per quanto lontana dalle mie corde. Tutto sta
nel trovare un autore capace di premere i tasti giusti.
Brian
Panawich deve aver intinto la penna nel whiskey quando ha
scritto
Bull Mountain, un noir ad alta gradazione alcolica che parla di
traffici illegali, produzione di metanfetamina, faide familiari e
strade senza ritorno.
I personaggi sono vivi, palpitanti, guidati
da istinti primordiali, non ci sono né santi né eroi e una cosa è
certa, dei
Burroughs difficilmente vi dimenticherete. Tre
generazioni di uomini ruvidi come la terra su cui sono cresciuti e
spigolosi come le rocce delle montagne che custodiscono i loro segreti.
Sono gente dal grilletto facile, conoscono il sapore del sangue, hanno
braccia robuste per le troppe fosse scavate e odorano di muschio e
polvere da sparo.
È di loro che vi ricorderete una volta sfogliata
l'ultima pagina. Di Halford e Clayton Burroughs, dell'assassino e dello
sceriffo. Di due fratelli uniti dal sangue ma divisi
dall'onore.
Panowich
descrive un'America rurale ostile e gretta governata da soli uomini in
cui le donne sono per lo più una cornice, una mera necessità per
sfogare i propri istinti e mettere al mondo quei figli che prenderanno
il loro posto. Bambini che imbracceranno un fucile troppo presto,
ragazzini costretti a guardare in faccia la morte quando ancora non
sanno niente della vita. Non
c'è etica, non c'è compassione, e sfuggire
ai demoni di Bull Mountain sembra impossibile.
Struttura e
stile
sono i due grandi punti di forza del romanzo. Panawich
nonostante sia
al suo esordio sa essere tagliente, duro, incisivo e l'alternanza tra
presente e passato non solo crea un grande dinamismo, ma offre continui
tasselli da inserire nel grande e complicato puzzle dei Burroughs.
Prende così forma un
romanzo che mischia il genere hard boiled con il
noir, il drammatico con il western; quasi trecento pagine
da consumare
avidamente e in silenzio, senza sapere da che parte schierarsi, senza
condannare o assolvere nessuno. È la fame implacabile di giustizia e
rivalsa che mi ha tenuta incollata alle pagine, perché per quanto si
parli di illegalità, federali, traffici di armi e droga, Bull Mountain
resterà sempre un romanzo sulla vita e sulla morte. Sui passaggi di
testimone, sugli istinti che ci guidano e le braccia che ci confortano.
Trama semplice, personalità complesse e una storia vera, nerissima e
corrotta fino al midollo. Assolutamente da leggere.
Serie
Bull Mountain
1. Bull Mountain - Bull Mountain, NN Editore 2017
2. Like Lions - Come Leoni, NN Editore 2018