Almeno il Cane è un Tipo a Posto di Lorenza Ghinelli

A cura di Silvia  (11/2017)
Voto: 


Credo di non aver mai letto in tutta la mia vita tre romanzi dello stesso autore uno di fila all'altro. In teoria è proprio una regola che mi impongo (il troppo stroppia ci ha insegnato la nonna!), ma in pratica questa volta me ne sono fregata.
Ecco forse avrei dovuto fermarmi a due romanzi per poi prendere una pausa, riconosco che mi sono sentita sotto gli effetti di qualche potente stupefacente, la Ghinelli crea una certa dipendenza, e adesso, per colpa sua, mi toccherà andare in comunità.
Detto questo Almeno il Cane è un Tipo a Posto è un titolo che ti acchiappa subito per due motivi. Titolo e copertina. In pratica, senza dover nemmeno leggere una riga, lo si ama.
A pensarci a posteriori, la sensazione che mi è rimasta a fine lettura, è quella di aver consumato in un paio di giorni una commedia degli orrori (passatemi il termine) a tutti gli effetti. Commedia perché si ride, ma proprio tanto, l'ironia è onnipresente, non c'è personaggio, situazione o riflessione che non ti strappi un sorriso; degli orrori perché comunque i temi affrontati sono serissimi. Bulimia, violenza domestica, bullismo. Come Lorenza riesca a non minimizzare nulla facendoti pure ridere è il segreto della sua arte.

Nonostante i romanzi corali non siano proprio i miei preferiti anche questo l'ho divorato a tempo record, ma non mi ha lasciato le stesse sensazioni forti de La Colpa (qui la recensione) e Anche Gli Alberi Bruciano (qui la recensione), probabilmente proprio perché l'attenzione si sposta in continuazione da un personaggio all'altro. C'è Massimo, che deve convivere con il soprannome di "Minimo", datogli da Vito, un perfido ragazzino con un segreto seppellito sotto fiumi di parolacce e continue provocazioni. C'è Celeste, l'eterno maschiaccio, la ragazza bellissima che non vuole sbocciare e Stefania, che la detesta, perché per quanto ci provi lei non riesce a dimagrire nemmeno un grammo. E poi amici, parenti, condòmini e pure animali domestici che sembrano voler alzare i tacchi per stare cinque minuti in santa pace. Ma di pace ce n'è poca, anche se qualcuno la troverà attraverso un percorso più ortodosso che canonico, ma la vita in fondo è come una coperta, la tiri da una parte e ti scopre dall'altra, bisogna solo imparare a non volerla tutta per sé.
Almeno il Cane è un Tipo a Posto è un romanzo dissacrante e tragicomico, un titolo che ha il ritmo di una bomba a orologeria e che pur parlando agli adolescenti si fa ascoltare anche dagli adulti.
Io lo consiglio, ma la Ghinelli che piace a me è un po' più spietata.


Commenti (2)  |  intervista all'autrice
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Titolo originale

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Casa Editrice 
Rizzoli

Traduzione
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Genere
narrativa

Pagine 266

Prezzo € 11,50