A cura di Anna Maria Pelella
Willa non è quello che pensa, e neanche David, per la verità.
Poi c'è
Harvey che ha degli strani incubi, e sua moglie non lo sopporta più. Ma
ci sono anche degli oggetti che ritornano da dove nessuno è mai
tornato, o che aprono porte di comunicazione con mondi di cui non
sospettiamo l'esistenza, almeno fino a che un dottore non ci fa vedere
nel dettaglio come potremmo immaginare il funzionamento del nostro
corpo. Poi c'è uno psicanalista che si uccide, contagiato dalla follia
di un suo paziente. Un ossessivo-compulsivo con un'enorme peso sulle
spalle. O forse non è lui ad essere pazzo, chissà. Un uomo la cui
moglie, alla bella età di cinquantaquattro anni, gli confessa un
tradimento, e non solo quello. Uno scrittore in un bagno pubblico sulla
strada che lo porta a casa, che farà un'incontro fuori programma. Un
gatto infernale, una telefonata da dove nessuno mai telefona e un
pomeriggio di festa per un diploma che non dimenticheremo. Un donna
legata alla sedia di cucina del suo vicino, per il solo fatto di aver
dato una sbirciata al bagagliaio della sua auto...e altro ancora.
King è tornato al
racconto.
La dimensione che meglio si accorda al suo straordinario talento. Le
brevi storie che compongono quest'antologia sono tutte un fugace
assaggio di infiniti mondi su cui vorremo sapere di più. Piccoli
romanzi in nuce, che nascondono universi ricchi di fantasia e
personaggi vivissimi. Il Re sa perfettamente come avvincere il suo
Fedele Lettore, e anche questa volta ci riesce in pieno. Ciascuna delle
storie contenute in questa antologia ha un piccolo colpo di genio
nascosto. Alcuni saranno immediatamente visibili al lettore, ma altri
verranno fuori dopo che il libro sarà stato riposto, e noi avremo
spento la luce.
Il racconto in sè è solo l'inizio altro, e alla fine quello che conta
davvero, è il modo in cui è scritto. King racconta cose da molti anni,
ma il segreto del suo successo è nel magico modo con cui lo fa. Una
maniera che induce il lettore a visualizzare i personaggi, a vedere da
vicino le situazioni in cui si trova e, alla fine a capire.
Incredibilmente, da un certo momento in poi, non importerà più se
quello che succede possa o no essere ascritto al mondo della fantasia,
perchè noi lo vedremo accadere sotto i nostri stessi occhi, occhi che
da quel momento avranno qualche piccolo problema a chiudersi, la sera,
quando tutto è già accaduto e noi sappiamo anche come è finito.
E se molti sono i suoi imitatori, il solo e unico Re riesce sempre a
creare una strana alchimia, sconosciuta anche ai più bravi tra i suoi
omaggiatori, che indurrà il lettore a desiderare di saperne di più. E
il regalo più grosso che King fa al suo lettore è appunto questo: i
suoi personaggi sono talmente vivi che sarà più facile continuare a
pensare a loro, piuttosto che riporli insieme al libro e dimenticarli
così.
Nell'introduzione King, come ormai ci ha abituati da tempo, ci racconta
qualcosa di se. E le cose che dice ce lo rendono più vicino, e
terribilmente umano. Mentre le note a fine libro ci dicono qualcosa di
più sui racconti. Ma attenzione: si tratta di Note dal Crepuscolo, e
quello è un luogo difficile da lasciare. Anche per chi ci si è
trasferito volontariamente.