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La Figlia della Foresta di Juliet Marillier
Titolo originale: Daughter of the Forest
© Armenia, 2005 - Pag. 607
Genere: Fantasy storico (Irlanda X Secolo)
A cura di Yoko
Ho sempre adorato le fiabe, forse
per l'innato entusiasmo che metteva mia madre nel leggermele, o semplicemente
perché ero inesorabilmente attirata dai disegni colorati che abbondavano
in quelle poche pagine.
E' stato probabilmente questo a farmi acquistare La Figlia della Foresta,
quando, annoiata, cercavo un nuovo libro in cui immergermi e la mia mano
è passata distrattamente sulla sua copertina.
Qualcuno ricorda I Sei Cigni dei fratelli Grimm? O più semplicemente
la sua versione italianizzata? L'autrice in questo libro ci propone una
rivisione della fiaba, riportando a noi elementi classici come la matrigna
cattiva, la forza del coraggio, della fiducia e della determinazione.
Se da principio l'idea può risultare banale e scontata Marillier ha saputo
dimostrare il contrario. Pur mantenendo sullo sfondo gli elementi tipici
che accompagnano le fiabe ha portato in primo piano vicende che danno
voce al meglio e al peggio dell'animo umano; perfidia, tradimento e violenza
si mischiano coi toni dimessi dell'amore, dell'onore e dell'onestà creando
un mix intelligente e coinvolgente.
L'ambientazione silvestre e remota di un paesaggio puramente irlandese
accompagna la vita di Sorha, ultima nata tra i sette figli del capo clan
di Sevenwaters. La mancanza di una madre, morta alla nascita della piccola,
ha fatto si che i fratelli si stringessero li uni contro gli altri creando
un gruppo compatto e affiatato; basi di legami che sarebbero stati indissolubili
nel tempo.
Ora Sorha è più grande, quasi in età da marito, e ognuno dei suoi fratelli
sembra avere ben chiaro il suo posto nella società, questo finché non
arriva lei. Lei, Lady Oonagh, una donna venuta dal nulla e presentata
subito come la futura seconda moglie di loro padre, sembra riuscire senza
difficoltà a irretire nella sua perfida trama Lord Colum e i suoi figli.
Quando infine i fratelli riescono ad unire le forze per contrastarla ormai
è troppo tardi, vengono colpiti dalla sua maledizione ma riescono a fare
scappare la sorella.
La foresta non è un buon luogo in cui crescere per la piccola Sorha, dovrà
affrontare la crudeltà del destino e venire più volte a patti con se stessa
e con il mondo. La terra sembra non essere più così salda sotto i suoi
piedi, ma è una sola certezza a darle la forza di andare avanti: poter
salvare i suoi fratelli dall'incantesimo della sua matrigna. Gli spiriti
della Foresta hanno voluto darle un'opportunità, dovrà tessere sei camicie
di stellaria (simile all'ortica) per i sei cigni che sembrano vegliarla
dall'alto, quegli stessi cigni che prima erano i suoi adorati fratelli.
La protagonista imbocca il cammino che le è stato messo davanti con determinazione,
poco importa che le sue mani siano gonfie e inguardabili, poco importa
che sia sola e con l'obbligo di non parlare. Le trame di potere di Lady
Oonagh però sembrano non averla dimenticata e nel suo scappare la ragaz
za cade direttamente nelle mani del nemico del suo popolo: i britanni.
Red, l'aitante rosso che la salva dall'annegamento, non sembra intenzionato
a ucciderla. I suoi occhi guardano oltre l'apparenza e Sorha si ritrova
a chiedersi spesso se il suo istinto di protezione è dovuto all'influenza
degli spiriti della foresta che l'hanno messo sulla sua strada o se c'è
qualcos'altro.
La storia, narrata in prima persona, sembra plasmare sotto i suoi ritmi
la protagonista mostrando in lei un'anima fragile, ma forte al tempo stesso.
Il carattere e la personalità di ogni personaggio è curato e ben delineato,
esibendo nella loro diversità l'elemento che può fare la differenza in
più di un'occasione. Un libro scorrevole che merita più di uno sguardo
e, senz'altro, che non poteva mancare nella mia libreria.
Trilogia di Sevenwaters
1. Daughther of the Forest - La Figlia della Foresta
2. Son of the Shadows - La figlia delle Ombre
3. Child of the Prophecy - Il Figlio della Profezia
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