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IL DEMONE di Delia Tannino
Ed. Albatros, 2010
Pagine 149
Genere: fantasy
A cura di Silvia
Come avevo anticipato nel blog non mi è facilissimo parlare di questo
romanzo, perché a mio parere ha tante idee valide, ma manca qualcosa.
Cosa? Pagine… avrei voluto più descrizioni, più dialoghi, quel pizzico
in più per poterlo apprezzare pienamente. Sia chiaro, non ci sono buchi
a livello di trama, ma già partendo dall’ambientazione mi sarebbe
piaciuto “conoscere” meglio questa desolata e triste Levran, la città
in cui si snoda la storia.
Desdemona è una ragazzina nel fiore degli anni, abituata a stare sola a
causa dei continui viaggi di lavoro che impegnano i genitori, quando un
giorno viene salvata da un misterioso passante mentre sta per essere
investita da una macchina.
Quest’uomo la incuriosisce subito e decide di seguirlo, finché non si
trova davanti a qualcosa che non avrebbe mai dovuto vedere, a qualcosa
sicuramente molto più grande di lei, almeno apparentemente.
Rabies infatti non è un uomo qualunque, eppure lo era. Ed era anche
felice, prima che vendesse l’anima al Diavolo pur di salvare la donna
che amava. Ora è un’ombra che vaga sulla Terra, nessuno si ricorda di
lui, in quanto adesso è un Emissario, incaricato di “riscuotere” le
anime dei debitori. Il suo personaggio è forse il meglio riuscito,
almeno a mio gusto, è l’anima tormentata della storia, colui che guarda
ma non può essere guardato, che parla e non può essere capito.
Desdemona invece è troppo curiosa fin da subito, troppo incosciente,
guidata probabilmente da quell’istinto tipico di una natura che si
svelerà nel corso della vicenda, ma all’inizio certi suoi comportamenti
possono sembrare davvero anomali.
Anche i comportamenti di Rabies talvolta mi sono sembrati troppo
esagerati, nel giro di 24 ore si lega a questa ragazzina in maniera
morbosa, nasce in lui un sentimento di protezione che forse non si
confà al suo personaggio, ecco perché dico che avrei voluto più pagine,
questa sorta di “attaccamento” l’avrei forse preferita più lenta, più
graduale.
Ma ho detto anche “forse”… perché a fine romanzo tutti i nodi vengono
sciolti, e il bellissimo finale che chiude nel vero senso della parola il cerchio dà un senso a tante cose, eppure nel corso della lettura mi
sono mancati dei passaggi che mi avrebbero sicuramente reso più partecipe della
storia.
Un romanzo comunque piacevole che inserisco nel panorama fantasy in
quanto totalmente privo di qualsiasi componente romance. Al massimo si
parla di amicizia, sacrificio, ma non c’è niente che possa riportare
all’amore romantico che tanto va di moda di questi tempi. E non lo dico
perché sia una critica o meno, semplicemente perché chi si appresta a
questa lettura è giusto che sappia a cosa va incontro. Qui gli angeli
non sono messaggeri di pace, le anime dannate si mescolano alla gente
comune e i vecchi stereotipi “buono e cattivo” vengono completamente
ribaltati.
Un romanzo d'esordio che rivela fantasia
e originalità, quel "più" che
cercavo io forse lo troverò nei seguiti. In bocca al lupo Delia.
Trilogia
1- Il Demone
2- Il Sogno che Uccide
3 - di prossima pubblicazione
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