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Ragazza con Paesaggio di Jonathan Lethem
Titolo originale: Girl in Landscape
© Tropea, 2006 - Collana I Mirti
Genere: fantascienza
A cura di Anna Maria Pelella
Romanzo assai curioso questo nuovo
esperimento di Lethem, metà storia di frontiera e metà fantascienza nello
stile di Dick.
Il canovaccio è semplice: in un imprecisato futuro in cui il buco nell'ozono
ha fatto il suo sporco lavoro, una famiglia colpita dalla sconfitta elettorale
del padre e dalla morte della madre si trasferisce in una colonia terrestre
su un altro pianeta.
Inizialmente sembra una storia di ambientazione familiare, con tutte le
turbe tipiche di assestamento dovute al trasloco, ma sotto l'apparenza
banale di un lento processo di assimilazione c'è una sottotrama che ha
degli elementi assai inquietanti.
Intanto in questo nuovo pianeta ci sono i pochi indigeni rimasti che convivono
a fianco dei coloni e da questi trattati non esattamente con uno spirito
di convivenza pacifico. Poi c'è la faccenda del virus archista, originario
del pianeta in questione, contro cui bisogna prendere dei farmaci, ma
che nessuno sa cosa porti. Inoltre c'è da tenere presente che fintanto
che le famiglie terrestri sono tre o quattro, il tutto sembra procedere
per gradi, ma quando sul pianeta compare un politico, la faccenda subisce
una drastica accelerata ed un'altrettanto rapida ridefinizione. Ecco quindi
comparire le scuole, ma al fianco di queste anche una sorta di giustizieri
che si autoeleggono paladini di una morale che finora nessuno aveva minacciato.
Insomma non tutto quello che appare in superficie ha una precisa corrispondenza
nel profondo.
I personaggi mostrano livelli di ambiguità insospettati, lasciando il
lettore a chiedersi se molte delle cose che Lethem attribuisce ai suoi
protagonisti non siano in realtà aspetti della società che ci siamo costruiti
lentamente negli anni. La crisi del valori, primo fra tutti quello dell'unità
familiare, sembra qui spiccare su tutto. Insieme con quella dei ruoli
sociali codificati, che sembrano in questo caso subire un drastico rimescolamento,
ecco quindi una figlia fare da madre al proprio padre, e via di conseguenza
sgretolando se non certezze, almeno pretese tali. E tutte le scelte che
i personaggi si trovano a fare, mostrano chiaramente il disorientamento
che ha preso a serpeggiare di recente nella attuale situazione sociale
americana.
Insomma se in passato Lethem aveva raccontato storie seppur fantastiche,
con una certa ironia, adesso quello che sembra emergere è un quadro assai
più frammentato e meno rassicurante, specchio di una società in una rapida
evoluzione e non necessariamente positiva.
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