A cura di Silvia (10/2016)
Voto:
Dovete sapere che dopo l'acquisizione da parte della Disney
della
Lucasfilm molti romanzi di Guerre Stellare che si ritenevano canonici
sono diventati leggenda.
Cosa vuol dire? Che gli avvenimenti raccontati in determinati libri
(questi per la precisione) non è
detto che siano realmente successi, ma
non è detto nemmeno il contrario. Insomma sono lì, nel limbo, non
contribuiscono al continuum della storyline principale, ma sono
materiale indispensabile per i fan che non possono vivere senza
un'avventura intergalattica.
Però, quando si sa di aver tra le mani una storia ufficialmente
riconosciuta, be', lasciatemelo dire, è tutta un'altra
faccenda. Lost
Stars è bello proprio per questo. Trattandosi di un
romanzo canonico
copre un lasso temporale noto, fornendoci non poche informazioni in
più.
Tutto inizia diversi anni prima gli avvenimenti del IV film, Una Nuova
Speranza, per terminare con la famosa battaglia di Endor (il Ritorno
dello Jedi). Tanto per dare un indizio in più, se avete
visto Il
Risveglio della Forza (episodio VII), avrete notato sul
desertico pianeta di Jakku, tra
i vari rottami, un'imponente nave imperiale che fa da sfondo a molte
scene. Questa.
Devastator
Bene, grazie al libro sapremo chi
c'era su quella nave spaziale e come ha fatto a precipitare...
Detto questo entriamo nel vivo di
Lost Stars.
Thane Kyrell e Ciena Ree si conoscono quando sono solo bambini, ma un
sogno comune li rende immediatamente inseparabili: vogliono diventare
piloti dell'Impero. Riescono ad entrare nell'Accademia, abbracciano gli
stessi ideali, si spronano a vicenda e insieme raggiungono
quell'obiettivo tanto sperato. Poi qualcosa cambia. Lui viene assegnato
alla Morte Nera, lei alla nave ammiraglia di Darth Vader, e le rispettive strade si dividono
a tal
punto da far divergere anche i loro cuori, da una parte fedeli
all'impero, dall'altra resi fragili dall'amore.
Un rapido riferimento in quarta copertina a Romeo e Giulietta
ci fa capire, senza troppi mezzi termini, che la storia non sarà delle
più facili, ma quale lo è? E comunque devo dire che mi sono divertita
tantissimo a leggere Lost
Stars (nonostante "divertente" non sia un aggettivo che gli appartiene),
per un motivo molto semplice:
ha soddisfatto il mio lato fangirl.
Ero in uno
stato di tale esaltazione che lo stile fin troppo asciutto ed
essenziale di Claudia Gray - autrice
più abile nella storytelling che nella caratterizzazione dei personaggi
- è passato in secondo piano. Per questo consiglio il romanzo a chi
bazzica regolarmente l'universo di star wars; per noi affectionated
calarsi nella storia sarà immediato, e poi diciamocelo,
incontrare o anche solo sentir nominare personaggi come Luke Skywalker,
la principessa Leila o il temibile Darth Vader non avrà
prezzo.
E poi è stato bello vedere come l'autrice abbia preso quelle che
potevano essere delle semplici comparse e ci abbia ricamato intorno una
storia. Chissà, forse Thane l'abbiamo intravisto quando la
base dei ribelli stazionava su Hoth (L'Impero Colpisce Ancora),
e forse uno dei soldati che
prendeva ordini dall'Impero era proprio Ciena. Mi piacerebbe rivedere i
film per scovarli tra la folla, immaginandomi che forse l'autrice li ha
tratteggiati proprio così, mettendo in pausa un fotogramma, guardando
negli occhi un attore senza fama e senza nome e decidendo, per puro
istinto, di dar voce anche alla sua storia. Perché in fondo tutti ne
abbiamo una. E tutte meritano di essere raccontate.
Lettori, che la forza
sia con voi.