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L'OSPITE di Stephenie Meyer
Titolo originale: The Host
Rizzoli, 2008
Pagine 450
A cura di Mary C.
Gli umani hanno perso e gli alieni (specie di parassiti
che si attaccano al cervello del loro ospite) hanno posseduto gli umani.
La voce narrante è proprio uno di questi alieni che con molta difficoltà
cerca di imparare ad avere un corpo. Sapeva che avrebbe dovuto affrontare
cose come: emozioni, sensi, sogni, menorie...ma non sapeva che avrebbe
avuto una difficoltà in più: l'anima umana del suo corpo infatti rifiuta
di andarsene e laciare a lui il posto. No, Melanie, non vuole andarsene
e invece giorno e notte bombarda l'alieno con i suoi sentimenti e ricordi
sull'uomo che ama: Jared, che è riuscito a sfuggire agli alieni e vive
da fuggitivo. E l'alieno è incapace di separsi dal corpo e dall'anima
di Melanie e inizia a provare gli stessi sentimenti per Jared. Così, alleati
nonostante tutto, l'alieno e Melanie, si mettono in cerca di Jared.
Posto che trovo la copertina americana molto più bella che non quella
italiana e avrei preferito non la modificassero, la mia recensione di
questo libro è molto positiva.
L'ho letto tutto d'un fiato e sono rimasta molto soddisfatta.
Lo stile usato dall'autrice ricorda quello di Twilight, semplice, chiaro
e scorrevole. Da lettrice a volte apprezzo stili più complessi, ma lo
stile della Meyer benchè semplice, rimane comunque toccante e questa sua
semplicità aiuta la chiarezza e la scorrevoleza del testo. Soprattutto
in questo romanzo, dove all'inizio il lettore si sente disorientato, poichè
ci catapulta subito in un mondo molto diverso da quello attuale.
La terra è stata invasa già da circa sei anni, tutti i corpi sono stati
già presi dai parassiti alieni, ora il pianeta è loro, solo pochi umani
ribelli rimangono, e devono nascondersi. Poichè, benchè gli alieni siano
pacifici (non credono che impadronirsi dei corpi altrui sia una violenza),
alcuni di loro sono incaricati di ritrovare ogni corpo umano e portarlo
ai medici perchè diventi spite di un alieno.
Il romanzo inizia con Wanderer un'aliena, che si risveglia nel suo corpo
umano; il corpo era di una ribelle Melanie, appena catturata, che era
riuscita a sfuggire per anni agli alieni. La polizia aliena spera che
Wanderer ora possa accedere alle memorie della sua ospite a aiutare la
cattura di altri ribelli. Ma Wanderer non è sola in quel corpo, l'anima
di Melanie è forte e resiste, parla all'aliena e la investe di memorie(pur
senza rivelare cose che potrebbero mettere in pericolo gli altri ribelli).
L'aliena all'inizio cerca di resistere, ma poi piano piano capisce ciò
che spinge Melanie, i sentimenti dell'umana diventano i suoi e si innamora
dell'uomo delle memorie di Melanie. Ptrima di allora tutti i pianeti invasi
dagli alieni non erano mai stati abitati da esseri così ricchi di individualità
e sentimenti, era stta un fiore, un pipistrello, un a specie di delfino.....ma
è veramente giusto togliere il corpo a questi esseri, rubare le loro vite?
Questi dubbi, ma soprattutto i sentimenti che sente dentro di lei, spingeranno
Wanderer a cercare l'uomo di Melanie , Jared per aiutarlo nella lotta....
Non vi rivelo altro della trama, per non rovinarvi la sorpresa, ma molte
cose accadranno a Melanie e a Wanderer, benchè il romanzo sia piuttosto
statico. Memorabile la scena in cui Jared bacia Wanderer per cercare di
scoprire se Melanie è effettivamente dentro di lei... solo che Melanie
si ingelosisce, riesce per un momento a riprendere il controllo di un
suo braccio (grazie al fatto che Wanderer è parecchio distratta) e gli
dà un pugno in faccia. Jared finisce steso a terra e scoppia a ridere
felice affermando che ora è veramente sicuro che Melanie è ancora nel
suo corpo insieme all'aliena.
Comunque in generale nel romanzo c'è poca azione, ma molta introspezione.
Niente navi spaziali o laser. Tutta la storia è raccontata dal punto di
vista di Wanderer, il che fa entrare il lettore nella sua testa, insieme
a lei e Melanie. Tanti sentimenti, tanti problemi legati alla diversità,
tanti dubbi su come poter convivere con qualcuno estraneo al nostro mondo,
per un romanzo delicato come il petalo di un fiore ed altrettanto toccante.
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