A cura di Silvia (05/2011)
Il Circo arriva
inaspettato.
Nessun annuncio lo precede, niente volantini nè affissioni o
cartelloni, nessuna menzione sui giornali. |
È il Circo dei Sogni. Quello che tutti almeno una
volta nella
vita vorrebbero vedere. E con un inizio come quello sopra trascritto,
credo sia impossibile non restarne stregati.
È l'illusione travestita da realtà, un trucco spacciato per
magia. Ma
questo circo non è come tutti gli altri, qui è la realtà a essere
travestita da illusione, e la magia, quella vera, venduta per una
serie di abili trucchi. E non è solo un luogo di
piacevole intrattenimento, ma il campo su cui si combatte una
sfida dalle antichissime origini. Due
correnti pedagociche che si scontrano. La magia innata, quella che si
ha fin dalla nascita, e quella che invece si studia e apprende dai
libri di
testo. Celia e Marco sono i due sfidanti, la prima allenata dal padre,
il secondo dal Signore in grigio.
Ma è il Circo il vero protagonista, questa struttura apparentenemente inanimata, ma viva e palpitante che vede l'evolversi di una competizione di cui non potete capire l'imponenza e la maestosità se non leggendo il libro. Celia e Marco non sanno di essere sfidanti e non sanno nemmeno le regole del gioco, sempre che di regole ce ne siano. Quando s'innamorano tutto cambia, la percezione delle cose, la tangibilità della realtà, vorrebbero stare insieme, ma sembra impossibile, sembrano destinati a realizzare i sogni solo per gli altri, per gli spettatori attoniti che riempono il circo ogni sera, dal crepuscolo all'alba. E così si dedicano a vicenda magici tendoni in cui incontrarsi di rado, vivendo lui a Londra, e lei in giro per il mondo. Tendoni in cui trovare conforto, dove poter essere finalmente se stessi.
Una
trama magica e una magica narrazione; ricercata, elegante, onirica, con
l'insolita alternanza di capitoli ambientati nel presente e nel futuro,
particolarità che non ho del tutto apprezzato (sinceramente mi buttava
fuori dalla storia invece che gettarmici dentro).
Infatti quella del Circo
non è stata la lettura dirompente che speravo, a tratti
l'ho trovata
anche lenta, eppure mai inconcludente. È possibile avere nella
testa mille parole per spiegare le sensazioni che ho provato e allo
stesso tempo nessuna? Alla fine credo che un libro del genere non si
presti a nessun tipo di classificazione, quindi non l'etichetterò con
nessun voto, per una volta le stelline non le voglio mettere.
Giudicatelo voi. Interpretate le mie parole, o leggete il romanzo se
preferite. Di sicuro resterete affascinati dai turbinii di
illusioni; dalla contorsionista Tsukiko; dai gemelli Poppet e Widget,
la prima in grado di vedere il futuro, il secondo di leggere il
passato; dalla cartomante Isobel; e da Bailey, l'incarnazione di un
normale ragazzino capace di credere nei sogni e nella magia. E senza
dubbio un po' di quella magia arriverà anche a voi.