A cura di Silvia
(03/2012)
Voto:
Quando mi sono avvicinata alla
lettura di "Cinder" pensavo d'imbattermi nel più classico degli young
adult, con continue strizzate d'occhio alla favola di Cenerentola e una
serie di inevitabili stereotipi: la protagonista sfortunata, la
matrigna cattiva, le sorellastre, il principe, il ballo... be' mi
sbagliavo, almeno in parte. Perchè è vero che tutti questi elementi non
mancano, ma è anche vero che sono inseriti in uno scenario privo di
quell'incanto tipico della
favola per antonomasia.
In "Cinder" si respira la
disillusione nata in primo luogo dal contesto in cui la
storia è inserita. Siamo nel futuro, 126 anni dopo la IV Guerra
Mondiale e la Terra è alla deriva. La tecnologia in continua evoluzione
non è riuscita a sopperire a una crisi economica e politica che sembra
non trovare uno sbocco e dare il giusto respiro a una popolazione che
deve combattere quotidianamente contro una malattia che non lascia
scampo, la letumosi. In Cina, a Nuova Pechino, una città ulteriormente
scossa per l'ormai imminente morte dell'imperatore a cui succederà il
giovane Principe Kaito, conosciamo Cinder, la nostra giovane
protagonista.
Adesso non pensate che la storia sia già stata scritta, e che tutto
quello che v'immaginate succederà. Non aspettatevi troppi turbamenti
amorosi e nemmeno il riscatto di Cinder grazie alla mano tesa del
principe delle favole. Non aspettatevi niente e godetevi il libro,
perchè vi assicuro, saprà stupirvi.
Cinder non è la solita
eroina delle fiabe, ma una ragazza pratica e indipendente
trattata come un reietto dalla sua famiglia, oltre che dall'intera
comunità, perchè in una scala gerarchica lei risiede nel gradino più
basso. Quello dei cyborg. Costituita dal 36,28% di parti robotiche
Cinder
non ricorda niente del suo passato e com'è ovvio che sia la rivelazione
di quei ricordi sarà la chiave di volta dell'intero romanzo. Ma per ora
Cinder non ha nessuno, è sola. Completamente sola. Non ci sono
uccellini a svegliarla la mattina o topolini a cucirle l'abito per il
ballo. Scordiamoci anche la Fata Madrina e l'incantesimo della
mezzanotte. Cinder non sogna nemmeno un futuro con il Principe, per lei
i sogni non son desideri, lei
vuole solo scappare da quella prigione che è la sua casa e la sua vita.
Ma un male ancora più grande incombe sulla Terra.
La Regina
della Luna è pronta a dichiarare guerra a meno che non sia incoronata
imperatrice grazie al vantaggioso matrimonio con Kai, il quale, per il
bene del suo Paese, è disposto a tutto... Può il destino di un intero
Pianeta gravare sulle spalle di una ragazza cyborg senza un passato nè
tanto meno un futuro? Ovviamente sì...
"Cinder" ha saputo spiazzarmi, lo ammetto, soprattutto se penso che si
tratta dell'esordio di Marissa Meyer, un'autrice giovane, ma piena di
talento e fantasia. Nonostante una serie di
avvenimenti prevedibili, altri sono stati del tutto inaspettati e
questo ha reso il romanzo un
buon romanzo. Perfetto per chi ama le rivisitazioni delle
favole, ma capace d'intrattenere anche un pubblico ben più vasto.
Scritto in terza persona, alternando i punti di vista di Cinder e
Kai, pecca solo per la scarsa caratterizzazione di alcuni
personaggi (forse uno stile un po' più ricco avrebbe aiutato?),
puntando tutto sullo sviluppo della trama. Ma confido nel
seguito, anzi, nei seguiti. Per ora mi sento solo di consigliarlo!