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Niente di Nuovo sul
Fronte Occidentale di Erich Maria Remarque
(aka All'Ovest Niente di Nuovo)
Scritto nel 1929
© Mondadori
Genere: Guerra
Recensione a cura di Ema
Scrive Remarque: questo
libro non vuole essere una condanna o una denuncia… vuole soltanto
mostrare una generazione che, anche se sopravvisse alle granate, fu
distrutta dalla guerra.
Uno dei testi più famosi e letti sulla Grande Guerra, un breve ritratto
della Germania del 1914-1918 e del suo fronte in terra francese: il
Fronte Occidentale.
Remarque non si sofferma sui motivi (ufficiali o presunti) che hanno
spinto la Germania a un tale impegno bellico, semplicemente racconta
"scene di ordinaria guerra in trincea", senza tralasciare i dettagli,
anche i più spaventosi e i più crudeli.
Non è gusto per l'orrido o il macabro, è soltanto "verità", spesso
negata o nascosta nelle trasposizioni cinematografiche.
Non serve nemmeno ricordare i nomi dei protagonisti, perché essi
rappresentavano soltanto un numero, una piccola parte nel disegno
bellico.
Remarque racconta come nelle scuole superiori tedesche i professori
stessi tentavano di convincere il loro studenti ad arruolarsi come
volontari, per dimostrare a tutti il loro fervido patriottismo. E così
orde intere di fanciulli approdavano nelle caserme per il durissimo
addestramento, prima di essere inviati al fronte. Dopo una settimana in
prima linea nessuno di loro era più lo stesso e non lo sarebbe mai più
stato. I giovani protagonisti, temprati da anni di orrori, quando sono
in retrovia assomigliano sempre di più a degli animali che lottano per
sopravvivere. Non c'è più vergogna, disgusto o imbarazzo tra loro che,
scrive Remarque, "come teneri amanti si passavano i bocconi più
appetitosi" del pranzo che erano appena riusciti a sgraffignare in un
magazzino semidistrutto dalle granate. Anche quando il protagonista
torna in licenza vive un vero e proprio dramma, incapace di
riconoscersi nella sua vita precedente, tra i suoi cari e tra la gente
del suo paese. Vorrebbe urlare di rabbia, piantare la sua baionetta nel
collo di coloro che gli domandano com'è il fronte, come si combatte,
come si sopravvive.
Torna al fronte con disperata gioia e ritrova i suoi compagni, gli
unici fratelli che ha al mondo.
Si trascina avanti con loro ancora una volta, consapevole di avere
sepolto tutti i propri sogni, strappato da una vita e gettato
nell'inferno, di credere lucidamente, ciecamente, nella Guerra.
Mentre la battaglia cambia volto, e gli alleati si fanno più
minacciosi, i soldati rimasti non hanno più forza, spirito, volontà per
credere nel futuro, nella pace che di lì a poco sarebbe finalmente
giunta.
In mezzo alle trincee invase dai topi, con i fischi delle granate che
penetra fin dentro il loro cervello, con gli occhi sbarrati e
traboccanti di migliaia di cadaveri di amici e nemici, fatti a pezzi
dal piombo o bruciati dai gas letali, diventano mostri spietati, belve
affamate.
Prima che tutto finisca, in un caldo pomeriggio dell'Ottobre 1918, il
soldato stanco, sfinito dalla vita si lascia cadere e sorride,
abbracciato dalla morte, più pietosa di ogni altro conforto.
Un racconto angosciante, un'autentica stretta al cuore che merita,
anche solo per una volta, di essere provata.
FILM
Titolo: All'Ovest Niente di Nuovo
Regia: Lewis Milestone
Usa, 1930 b/n
Cast: Lew Ayers, Louis Wolheim, John Wray, Slim Summerville.
N.B. La pellicola in originale era di 152', ridotta dall'Universal a
103'.
Il film venne vietato da Hitler e Mussolini durante il regime fascista
e fu proiettato in Italia solo negli anni '50.
Titolo: Niente di
Nuovo sul Fronte Occidentale
Titolo originale: All quiet on the Western front
Usa, 1979
Regia: Delbert Mann
Cast: Ian Holm, Richard Thomas, Donald Pleasence, Patricia Neal, Ernest
Borgnine
Trama: Sei giovani studenti austriaci decidono di partire volontari per
la guerra. E' la storia delle loro vite, fatte di terribili esperienze,
dure esercitazioni, lotte disperata per la sopravvivenza e morte.
N.B. 3 nomination agli Emmy Awards (per il film e per gli attori
Borgnine e Neal)
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