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ANNA KARENINA di Lev Nicolaevic Tolstoj
Titolo originale: Anna Karenina
Pubblicato nel 1877
A cura di Laura
"… all'improvviso mi balenò dinnanzi agli occhi il nudo
gomito femminile di un elegante braccio aristocratico. Senza volerlo
cominciai a fissare questa immagine. Apparvero una spalla, il collo, e
infine tutta la figura di una donna in abito da ballo che implorante
fissava su me i suoi occhi tristi…""
Tolstoj
Sin da quando ero piccola ho
sempre sentito parlare di questo libro. Una volta cresciuta ho deciso
che era uno di quelli che sicuramente dovevo leggere, così un giorno ho
approfittato di una promozione e l’ho acquistato. Pur essendo una
lettrice accanita non l’ho letto subito ma molti mesi dopo (quasi
sempre i libri che acquisto aspettano del tempo prima di essere letti).
Non mi spaventano di certo le dimensioni, anzi preferisco i libri
lunghi, ma devo essere veramente "attratta" dal libro o non riesco
proprio a leggerlo.
All’improvviso ho deciso che sarebbe stato il prossimo libro che avrei
letto. L’ho iniziato e subito mi sono ritrovata catapultata all’interno
del libro, in Russia, trasportata dalla magnifica scrittura di questo
grandissimo autore, che personalmente adoro.
Il romanzo è un grande classico, di cui la maggior parte delle persone
conosce, almeno a grandi linee, la vicenda della donna (e non solo) che
dà il titolo al libro.
Non parla solo di una storia d’amore, ma narra la vita di tre coppie,
tre storie d’amore diverse tra di loro.
La narrazione inizia a casa di Stepàn Arkàdic Oblònskij (Stiva), un
ufficiale civile che tradisce continuamente la moglie Dàrija
Aleksàndrovna (Dolly), che esasperata e delusa dalla situazione è
decisa a lasciare il marito. Per evitare ciò, Stiva chiama sua sorella,
Anna, da San Pietroburgo, per persuadere Dolly dalle sue intenzioni.
Appena giunta a Mosca, un operaio muore sotto un treno, e questo fatto
turba tantissimo Anna. Nel frattempo, Kostantìn Dmìtric Levin, un amico
d'infanzia di Stiva, arriva a Mosca con l'intento di chiedere la mano a
Ekaterìna Aleksàndrovna Šcerbàckaia (Kitty), sorella minore di Dolly.
Kitty, però rifiuta Levin, perché aspetta la proposta di matrimonio
dell'ufficiale dell'esercito russo, Aleksèj Kirìllovic Vrònskij. Egli,
nonostante sia infatuato di Kitty, non ha intenzione di sposarsi.
Durante un ricevimento a casa Šcerbàckij, Vrònskij incontra nuovamente
Anna (il precedente incontro è avvenuto alla stazione ferroviaria il
giorno dell'arrivo di Anna a Mosca).
Anna, splendida donna dell'alta nobiltà russa, è turbata dalle
attenzioni di Vrònskij e decide di tornare a San Pietroburgo da suo
marito, Aleksèj Aleksàndorvic Karenin, e suo figlio Serëža, ma egli la
segue sullo stesso treno. Nel frattempo, Levin, deluso dal rifiuto di
Kitty, torna nella sua tenuta, in campagna, prendendo la decisione di
non sposarsi. Anna cede alle attenzioni di Vrònskij, rimanendo incinta.
Quando l'ufficiale, durante una gara, cade da cavallo, l'angoscia
provata da Anna rende palesi i suoi sentimenti in società, per cui è
costretta a confessare la sua relazione clandestina al marito. Dopo
aver saputo di non avere nessuna possibilità con Vrònskij, Kitty si
ammala e per curarsi parte per un centro termale in Germania.
Intanto Levin prosegue la sua vita in casa nella campagna moscovita e
proprio qui riceve la visita di Stiva, e sua moglie Dolly cerca di far
rivivere i suoi sentimenti per Kitty, senza risultati, fino al momento
in cui la rivede passare, di sfuggita, in carrozza, e allora capisce di
esserne ancora innamorato. Karenin mette Anna in una situazione
frustante, minacciandola di non farle più vedere il figlio, se fuggirà
con l'amante o commetterà dei passi falsi. Karenin, però, inizia a
trovare la situazione insostenibile e valuta la possibilità di
divorziare. Il fratello di Anna, Stiva, cerca di dissuaderlo. Karenin
cambia idea quando viene a sapere che la moglie sta morendo di parto.
Al suo capezzale, Karenin perdona Vrònskij, che, divorato dal rimorso,
tenta il suicidio. Anna, frattanto migliora e chiama la figlia Anna
(Annie).
Ora, Stiva, cerca di far divorziare Karenin, ma egli rifiuta.
Esasperata dalla situazione, Anna insieme a Vrònskij, parte per
l'Europa senza aver ottenuto il divorzio. Durante un incontro combinato
da Stiva, Levin chiede nuovamente a Kitty di sposarlo, e questa seconda
proposta va a buon fine, così i due si sposano.
Pochi mesi dopo, Levin scopre che suo fratello maggiore Nikolàj sta
morendo. La coppia si reca dal moribondo di cui Kitty si occupa sino
alla morte, scoprendo di essere incinta.
In Europa, Anna e Vrònskij continuano a dedicarsi ai divertimenti, ma
fanno molta fatica a trovare degli amici che gli accettino, finché non
decidono di tornare in Russia…
Grande classico, libro memorabile, intramontabile e imperdibile, che
vale la pena leggere. Anna, una donna forte e debole nello stesso
tempo, che commuove il lettore per la sua infelicità nel matrimonio con
Karenin e nel suo forte legame con il figlio. Segue il suo cuore, cede
alla passione per Vrònskij, malgrado debba separarsi dall'amato figlio,
ignorando la sua dignità in società.
Ma la rinuncia del figlio la tormenterà sempre, per lei, infatti, la
colpa è come una barriera che le impedisce il raggiungimento della
felicità. Il suo "peccato" non è quello di aver tradito il marito, ma
averlo abbandonato pubblicamente e nel voler comparire in società con
il suo amante. Anna non può abbandonare il mondo dell'alta società
perché Vrònskij non può farne a meno e lei, per non perdere l'uomo che
ama, ha bisogno di occupare un posto al suo fianco proprio in
quell'alta società che la rifiuta e la disprezza. Malgrado continui a
condurre la sua vita, si costruisca una corazza, il suo cuore assorbe
tutto e questo poco alla volta l'annienta e ciò distrugge il suo
rapporto con l'uomo che ama. Soprafatta dalla disperazione e dalla
gelosia, compie il gesto estremo: il suicidio sotto le ruote di un
treno. Il treno è un tema ricorrente nel romanzo. Questo argomento
viene introdotto da Tostoj nei primi capitoli (i bambini che giocano
con il trenino) successivamente torna (l'incidente alla stazione
proprio all'arrivo di Anna; gli incubi che la tormentano) e infine il
tragico epilogo della sua esistenza.
Malgrado il libro porti il nome di un solo personaggio esso racconta,
parallelamente, le vicende di Levin, un signore benestante che vive in
campagna. A me questo personaggio è piaciuto davvero tanto: timido,
dolce, burbero nei modi, disponibile e generoso. Mi ha commosso nel suo
amore per Kitty, da tutto per lei, per proteggerla, e mette la
sincerità alla base del loro rapporto, raccontandogli del suo passato
di uomo vissuto e non credente. Cerca di migliorare le condizioni dei
suoi contadini, lavora nei campi con loro e proprio grazie alla
saggezza di uno di loro vivrà felice nella fede in Dio e nelle gioie
della paternità. Infatti, Kitty e Lévin, al contrario di Anna e
Vrònskij, riusciranno a costruire una vita familiare felice. Il romanzo
racconta l'amore, la passione, l'amore per i figli, la gelosia, la
paura, i problemi che da sempre affliggono le persone attraverso le
vicende dei personaggi, parla anche di filosofia, di religione, di
morale e offre anche un grande affresco della società russa. Leggendo
le sue pagine ti sembra di vivere nella Russia di quell'epoca. Storia
coinvolgente, lo stile impeccabile e straordinario, descritta
magnificamente da questo grande autore della letteratura russa e
mondiale.
Curiosità
Si crede che il personaggio di Anna si ispiri a Maria Hartung, la
figlia maggiore del poeta russo Aleksàndr Puškin. Sin dalla sua prima
pubblicazione il romanzo fu stroncato dalla critica russa che lo definì
"un romanzo frivolo dell'alta società". Il personaggio di Lévin
rappresenta l'autore stesso sia per alcuni episodi autobiografici (come
la dichiarazione attraverso un gioco di parole che Lèvin fa a Kitty e
il fatto che abbia obbligato la moglie a leggere i suoi diari, prima di
sposarlo) e per il fatto che il primo nome di Tolstoj è "Lev".
Nel 2004 il libro diventò un best-seller negli Stati Uniti dopo che la
giornalista Oprah Winfrey lo consigliò nel corso del suo programma
televisivo.
La critica
"Impeccabile come un'opera d'arte"
Dostoevskij
"Impeccabile la magia dello stile di Tolstoj"
Nabokov
FILM
Anna Karenina
U.S.A. 1997
Durata: 1h e 48'
Regia: Bernard Rose
Cast
Sophie Marceau - Anna Karenina
Sean Bean - Vronsky
Alfred Molina - Levin
Mia Kirshner - Kitty
Curiosità: il film è la prima versione USA
interamente girata in Russia
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FILM TV
Anna Karenina
Italia 1995
Produzione RAI
in 6 puntate
Durata: 1h e 37' l'una
Regia: Sandro Bolchi
Cast
Lea Massari, Giancarlo Sbragia, Pino Coalizzi, Sergio Fantoni, Valeria
Ciangottini
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FILM TV
Anna Karenina
USA 1985
Regia: Simon Langton
Cast
Jacqueline Bisset
Christopher Reeve
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FILM
Anna Karenina
USA 1948
Durata: 1h e 52'
Regia: Julien Duviver
Cast
Vivien Leigh
Ralph Richardson
Kieron Moore
M.Hunt
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FILM
Anna Karenina
USA 1935
bianco e nero
Regia: Clarence Brown
Fotografia: William H. Daniels
Misiche: Herbert Stothart
Scenografia: Cedric Gibbons
Durata: 1h e 35'
Cast
Greta Garbo - Anna Karenina
Frederic March - Vronsky
Basil Rathbone - Sergei
Maureen O’Sullivan - Kitty
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