A cura di Ema
Durante la prima serie
dell'incresciosa saga del "Grande Fratello" entrai per caso in una
libreria di Torino e vidi con disgusto e stupore che tutte le copie di
"1984" erano dotate di fascetta con su scritto: LA VERA STORIA DEL
GRANDE FRATELLO, decorata con il logo della trasmissione.
Uscii disgustato e decisi di leggere di nuovo il libro.
1984 è una straordinaria ed allucinante visione di un mondo in un
prossimo futuro (scritto negli anni '40, per Orwell il 1984
rappresentava appunto un futuro prossimo), diviso in tre grandi
continenti in perenne guerra tra loro, l'Oceania, l'Eurasia e
l'Estasia. Londra è capitale dell'Oceania, governata da un potere
assoluto e totalitario, con a capo una figura oscura chiamata "Grande
Fratello". Nelle città troneggiano ovunque manifesti inneggianti al
Grande Fratello, e tutti i luoghi sono monitorati da una fitta rete di
monitor spia.
"La libertà è schiavitù", "L'ignoranza è forza", "La pace è guerra",
slogan di questo tipo tormentano i disgraziati sudditi dell'Oceania,
rendendoli incapaci di provare emozioni. Non c'è posto nemmeno per
l'amore... i figli sono programmati e immediatamente condotti nelle
aule per l'educazione forzata e il lavaggio del cervello. Accade non di
rado che i figli stessi, spesso bambini, denunicino e condannino i
propri genitori.
La ribellione tentata dai 2 protagonisti è un tentativo folle e
disperato, e si conclude tragicamente. Il Grande Fratello, tramite
l'agghiacciante Psicopolizia, li tortura fino a renderli docili, usando
le loro peggiori paure, li svuota di ogni passione, di ogni gioia e di
ogni speranza. La morte dei traditori non sarebbe stata sufficiente, il
Grande Fratello ha bisogno di fedeltà e di amore assoluto dai suoi
schiavi, prima di condannarli a morte.
In un crescendo angosciante di suspance e di terrore, Orwell descrive
un mondo senza amore, senza sogni. Un mondo in cui le
menti e il cuore
della gente sono abilmente e sistematicamente manipolate e controllate,
impedendo una qualsiasi forma di progresso, di crescita, di pace.
Una visione terribile, ma con tante... troppe similitudini con la
cultura occidentale odierna.
Un libro bellissimo, che apre infinite porte e impone una profonda
riflessione su se stessi.